Oggi i poliziotti del Commissariato Prè hanno notificato il provvedimento di sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande ai gestori di due locali del Centro storico genovese, rispettivamente per un periodo di 20 giorni a una 29enne cinese che gestisce il “Bar Commenda” in via Gramsci e di 10 giorni a una 39enne senegalese, titolare della “Gastronomia Senegalese” in via Prè.
Infatti il questore Sergio Bracco, esaminate le numerose segnalazioni pervenute dai cittadini e dai Comitati di quartiere e le risultanze dell’intensa attività di monitoraggio da parte degli agenti del Commissariato Prè, ha ritenuto che entrambi gli esercizi commerciali, che sorgono in una zona già ad alto rischio criminalità, fossero divenuti luoghi di ritrovo per la vendita e la consumazione di sostanze stupefacenti.
In particolare, il bar “Commenda”, già colpito dallo stesso provvedimento nel 2013, secondo la Polizia ha continuato a essere polo di attrazione di pregiudicati, spacciatori di droga e tossicodipendenti.
Determinante è stato l’ultimo intervento del 13 novembre scorso, in cui sono stati denunciati due stranieri sorpresi a vendere sostanze stupefacenti all’interno del bar, utilizzando il bagno del locale per nascondere la droga.
Situazione analoga è stata riscontrata presso la “Gastronomia Senegalese” di via Prè, dove gli agenti hanno rilevato un’intensa attività di spaccio di droga con la “verosimile compiacenza della titolare, come dimostrato dall’esito dell’intervento dello scorso 10 ottobre” durante il quale i poliziotti hanno trovato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente nascosto sopra una cella frigorifera.
Entrambi i provvedimenti sono stati emessi dal questore Bracco “per porre fine ad una situazione di reale pericolosità sociale e per non ingenerare nei cittadini l’erronea convinzione di dover convivere nell’illegalità”.