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Genova e il 79° Anniversario della Liberazione

Genova e il 79° Anniversario della Liberazione
Genova e il 79° Anniversario della Liberazione

Genova e il 79° Anniversario della Liberazione, anche quest’anno, le celebrazioni inizieranno alle 8 nel cimitero monumentale di Staglieno

Genova e il 79° Anniversario della Liberazione, si parte con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e, alle 8.50, al campo dei Caduti Partigiani dove verrà celebrata una Santa Messa in suffragio.

Le commemorazioni proseguiranno alle 10 con un raduno in piazza della Vittoria (lato via Cadorna) da dove, alle 10.15, un corteo accompagnato da esecuzioni della Filarmonica Sestrese partirà per raggiungere, alle 10.30, il ponte Monumentale dove verranno deposte corone al sacrario dei Caduti Partigiani e si terrà la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche.

Il corteo arriverà poi in largo Pertini per deporre altre corone e infine raggiungerà piazza Matteotti dove, alle 11.15, il sindaco di Genova e il presidente della Regione Liguria porteranno i loro saluti. L’orazione commemorativa sarà tenuta da Sergio Cofferati.

Come lo scorso anno, il Comune di Genova ha attivato un servizio navetta gratuito dal cimitero di Staglieno a piazza della Vittoria, messo a disposizione da Amt, per consentire lo spostamento nei tempi opportuni a chi vuole partecipare all’intero programma delle celebrazioni.

Domani apertura straordinaria dalle 9 alle 19 dell’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento con ingresso gratuito. Per ricordare l’Anniversario della Liberazione il Museo esporrà l’originale Atto di Resa delle truppe tedesche, firmato a Genova il 25 aprile 1945.
Sono previste due visite guidate alle 11 e alle 15.
Prenotazione obbligatoria:
tel 010-5576431
museorisorgimento@comune.genova.it),

79° Anniversario della Liberazione – Comitato permanente della Resistenza: “Senza memoria non c’è futuro”
Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria e il Comando Militare Regionale, riuniti congiuntamente, decisero l’inizio dell’insurrezione. Le operazioni militari per la liberazione della città iniziarono la mattina successiva e il CLN regionale assunse di fatto le funzioni di governo. Onde evitare un bagno di sangue furono
contemporaneamente avviate trattative tra il comando tedesco della piazza di Genova e i vertici locali della Resistenza, e nella sera del 25 aprile, presso Villa Migone, il generale Meinhold firmò l’atto di resa. Si tratta dell’unico caso europeo in cui un corpo di armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane. Quando due giorni dopo arrivarono a Genova, le truppe alleate trovarono la città non solo già liberata, ma anche in condizioni di vita quasi normali, con i tram che circolavano e le case illuminate. L’insurrezione di Genova venne giustamente definita “insurrezione modello”, ma alto era stato comunque il prezzo pagato dai patrioti genovesi, con 300 morti e 3000 feriti.