Genova for Yachting, i dati 2022-2023 confermano la crescita del comparto della nautica, la tendenza nel futuro si prevede ancora in aumento
In aumento a 1800 le toccate di yacht e quasi 70 mila le giornate di permanenza tra marine e cantieri. 12000 i membri di equipaggio che hanno vissuto in città nell’arco dell’anno.
La tendenza per il 2023 prevede ancora valori in aumento, ma evidenzia che per cogliere il potenziale del mercato che cresce occorre rivoluzionare i paradigmi in termini di infrastrutture, pianificazione, servizi e relazione con l’amministrazione per adeguarsi agli standard del settore.
Questi dati, presentati oggi da The European House – Ambrosetti (TEHA) nell’assemblea pubblica di Genova for Yachting sono stati lo spunto per il confronto con le istituzioni: “Nautica professionale a Genova: da eccellenza a leadership mondiale. Sfide e progetti da condividere con la città”.
Genova, 29 gennaio 2024– Nel 2022 torna a correre la nautica dei grandi yacht a Genova e supera i valori pre-pandemia: i dati rilevati ed elaborati da TEHA (The European House – Ambrosetti) per quinta edizione dello studio che misura l’impatto socio economico della nautica professionale all’economia del porto e della città di Genova, sono tutti in crescita. Sale a 512 milioni di euro (+50% sul 2021, 341 ML euro) il valore del giro d’affari calcolato lungo tutta la filiera sul territorio; sale l’impatto occupazionale sostenuto dal comparto, raggiungendo i 2450 addetti; si calcola un contributo al PIL ligure di 181 milioni di euro.
Lo Studio è stato presentato a palazzo San Giorgio, nell’ambito dell’Assemblea di Genova for Yachting: “Nautica professionale a Genova: da eccellenza a leadership mondiale. Sfide e progetti da condividere con la città”. Numeri importanti per un’industria in cui Genova è un’eccellenza riconosciuta, e dove è sempre più forte il comparto di GFY che contribuisce in modo significativo all’economia del porto e del territorio.
Sulla base dei dati raccolti da TEHA, nel 2022, 1800 sono state le toccate di Grandi Yacht gestite dalle aziende di Genova for Yachting per un totale di circa 70mila giornate di permanenza, in crescita sul 2021 rispettivamente del 80% (1000 toccate) e del 64% (42 mila giornate permanenza); ben 12.000 i membri di equipaggio che hanno vissuto nella nostra città con evidenti benefici per il tessuto commerciale e dei servizi.
Nelle rilevazioni 2023 i dati di traffico di grandi yacht nelle marine e nei cantieri sono stati ulteriormente superati (oltre 79 mila giornate di permanenza) con conseguente potenziale aumento dell’impatto: l’analisi evidenzia tuttavia come la crescita dei traffici sia concentrata nelle imbarcazioni di lunghezza inferiore (da 15 a 75 metri di lunghezza), e diminuisca per le unità oltre i 75 e poi i 90 metri, cioè nel settore di mercato che nel mondo sta crescendo maggiormente rispetto agli altri. Questo dato preoccupa, ed è dovuto a due principali cause: la prima, per il momento risolta, è la limitazione alla circolazione dei marittimi stranieri in Italia, la seconda, più rilevante, è la scarsità di infrastrutture portuali dedicate: accosti tecnici, marine, bacini.
Alla luce dei dati e degli andamenti e a fronte di un mercato, quello dei superyacht, che continua a crescere nel mondo e che prevede di raggiungere le 7700 grandi unità naviganti nel 2030 i soci di Genova for Yachting torna a sollecitare un confronto con la città.
“In sintesi, lo studio TEHA ci dice che aumenta ancora il giro d’affari della nautica dei grandi yacht grazie alle maggiori permanenze e ai maggiori ricavi generati dal comparto, ovvero le società del cluster sono in grado di attivare circuiti di fornitura e di generare maggiormente servizi ad alto valore aggiunto e che cresce GFY: oggi siamo 60 soci, sommiamo un fatturato di oltre 430 milioni di euro e occupiamo 1000 addetti diretti” – dichiara Giovanni Costaguta, Presidente di Genova For Yachting. “Siamo riconosciuto come un comparto di eccellenza e riusciamo a fare squadra con il territorio, così come dimostra il ritorno del Myba charter show a maggio nelle banchine di Marina Molo Vecchio. Tuttavia è evidente che il nostro sistema in prospettiva ha dei limiti sia in termini di spazi a terra per future attività sia nell’accoglienza e gestione delle unità più grandi che è il trend del mercato. È su queste basi che chiediamo attenzione e di essere parte attiva delle sfide della città e del porto”.
“Le dimensioni e il trend del mercato dei super yacht, che prevede di raggiungere le 7700 grandi unità naviganti nel 2030, ci fanno comprendere che il potenziale di ricaduta economica nel solo Mediterraneo è enorme. La stima teorica è di 9.5 miliardi di euro, di cui secondo i nostri dati TEHA Genova oggi ne intercetta meno del 5%. – commenta Giuseppe Pappalardo, AD Marina di Genova, Portavoce GFY, Marine -.
La partita è aperta e la concorrenza non è solo tra aziende, ma tra territori e ci sono Stati che stanno dimostrando di credere molto nel settore dei Grandi Yacht: Francia Spagna, ma anche Croazia, Montenegro, per parlare di Mediterraneo. Quindi questa grande potenzialità potrà essere intercettata con un lavoro di squadra con le istituzioni, sviluppando un importante azione di marketing territoriale che vuol dire anche raccontare Genova al mercato, puntare sull’attrattività e sui valori di una città che cresce e che deve far sapere al mondo come crescerà”.
“La competitività dei territori e dei sistemi nel cluster della nautica professionale si basa anche e sempre di più sulla qualità della vita degli equipaggi e dei tecnici che lavorano sulle imbarcazioni: solo nell’arco del 2022 sono stati 12000 i membri di equipaggio transitati a Genova” – ha osservato Cinzia Farinetti, Vice Presidente di Genova for Yachting –. “Questo vuol dire per GFY preoccuparsi sicuramente della qualità di servizi e attrazioni della città in dialogo con il territorio, ma anche intensificare il confronto con le amministrazioni e le istituzioni competenti- Capitaneria, Polizia di frontiera, Dogana, ADSP – per continuare a migliorare l’accesso e la permanenza di yacht e di equipaggi”.
“La potenzialità di crescita del comparto e la creazione di ricchezza per la città sono sempre più un’occasione da non perdere, in un contesto italiano che registra costanti perdite di capacità produttive. È cruciale recuperare spazi per nuove infrastrutture attraverso una riorganizzazione degli stessi in ambito riparazione navali, e sfruttando gli interventi sul Waterfront di levante e della nuova diga. A terra mancano officine e laboratori, per mantenere localmente le lavorazioni qualificate, fattore chiave per la competitività del comparto– ha dichiarato Alberto Amico, presidente di Amico & Co e portavoce di Genova for Yachting -. Le aziende sono pronte: abbiamo progetti, finanziamenti, capacità di stare sul mercato e prospettive. Servirebbe un’accelerazione nelle procedure di esame e definizione delle pratiche autorizzative, in primis con l’Autorità di Sistema Portuale: la competizione con gli altri territori del Mediterraneo, Italia compresa, ci vede questa volta in ritardo.
Al dibattito, condotto da Simone Gallotti, giornalista de Il Secolo XIX, hanno partecipato oltre gli operatori del settore e le istituzioni: Marco Bucci, Sindaco di Genova, Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria, Paolo Piacenza Commissario Straordinario della Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Luigi Attanasio Presidente Camera di Commercio di Genova. Erano presenti in sala Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture, l’Ammiraglio Piero Pellizzari Direttore Marittimo Liguria, Capitanerie di Porto-Guardia Costiera e l’on. Ilaria Cavo.