E’ stato inseguito e denunciato dalla Polizia locale. Gli agenti hanno elevato 11 verbali per 713 euro, hanno sequestrato il mezzo e hanno denunciato il conducente per resistenza
L’inseguimento degli agenti dell’Unità territoriale Centro della Polizia locale di Genova è cominciato in via Pieragostini, tra Sampierdarena e Cornigliano, dove hanno notato un monopattino di grosse dimensioni che lasciava ipotizzare non fosse conforme alla legge.
Appena ha raggiunto il mezzo, all’altezza di via Mantovani, la pattuglia ha azionato i dispositivi luminosi e intimato l’alt al conducente che, invece di fermarsi, ha accelerato raggiungendo una velocità di 80 Km/h.
Valutando l’estrema pericolosità per gli utenti della strada e per lo stesso conducente del monopattino, gli agenti hanno azionato anche i dispositivi sonori e hanno continuato l’inseguimento.
Il conducente raggiunta l’intersezione tra largo Jurse e via Pacinotti e incontrato un semaforo rosso per la sua direzione con diversi veicoli incolonnati, per rendere più efficace il suo tentativo di fuga, ha iniziato a zigzagare tra i mezzi, spostandosi nella corsia riservata al senso opposto di marcia, quindi in contromano. Quindi, ha svoltato improvvisamente in via Dondero, percorrendola in senso opposto, di nuovo in contromano e a velocità elevata, creando pericolo per gli altri utenti della strada che, trovandosi davanti improvvisamente il monopattino in fuga sono stati costretti, per evitare incidenti, a salire sul marciapiede.
L’inseguimento è proseguito in via Molteni, dove due pedoni hanno rischiato di essere investiti, poi in via Avio, per finire di nuovo in via Pacinotti dove, con estrema difficoltà considerando il pericolo di caduta per il conducente che continuava a procedere alla velocità di circa 80 Km/h, gli agenti sono riusciti a bloccarlo.
Una volta identificato, gli sono stati contestati i verbali per le violazioni commesse e denunciato per resistenza.
Il monopattino è stato sottoposto a sequestro amministrativo ai fini dell’accertamento della potenza del motore che, essendo privo di etichette di omologazione, non era possibile effettuare sul posto del fermo.
Presso gli uffici della motorizza di via Dino Col è stato accertato che il monopattino era stato modificato rispetto alle caratteristiche tecniche della casa costruttrice sostituendo la batteria originaria con una più potente con potenza nominale continua risultata di 4200Kw, cioè oltre al doppio consentito.
A seguito degli accertamenti sulla potenza del motore, gli agenti hanno sequestrato il mezzo ai fini della confisca come previsto dal Codice della Strada.