Scorrendo le news degli ultimi mesi, quelle relative a innovazione e ricerca nel campo dell’Intelligenza artificiale è facile accorgersi di quanto la città di Genova sia impegnata con soggetti di primo livello nel panorama internazionale, nel settore dell’innovazione e delle nuove tecnologie.
Settore che negli ultimi anni sta conoscendo una crescita sempre più rapida sia nel campo della ricerca e delle applicazioni pratiche; sia in quello altrettanto fondamentale della formazione. Aspetto essenziale quando parliamo di campi così innovativi in cui le hard skill dei ricercatori e professionisti fanno ovviamente la differenza.
In questo percorso proiettato verso il futuro Genova può contare su istituzioni di primissimo piano come l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) che svolge nel capoluogo ligure ricerche nel campo della robotica e degli algoritmi di intelligenza artificiale. Il robot umanoide iCUB, in grado di apprendere e imparare è stato sviluppato dall’IIT ed è oggi diventata una delle piattaforme robotiche più diffuse al mondo. Il progetto che sembra uscito da un film di fantascienza, prevede infatti lo sviluppo di un algoritmo capace di migliorarsi e acquisire conoscenze attraverso l’esperienza. Proprio come un essere umano. Le applicazioni pratiche di una simile tecnologia risultano evidenti in altro progetto, che fa capo sempre all’IIT di Genova denominato Robot 1. In questo caso si tratta di un robot domestico che potrà accudire gli anziani o fornire assistenza quotidiana nelle faccende di casa. Un umanoide personale che in un futuro prossimo diverrà parte integrante dei sistemi domotici delle nostre abitazioni.
E questi sono gli aspetti più spinti e fantascientifici dei progetti innovativi che fanno capo a Genova. Una città in cui di recente il Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi (Dibris) ha siglato un accordo di alto livello nel settore della ricerca e dell’innovazione con la società Ansaldo-Sts. Da questa collaborazione è nato il RAIDLab, un laboratorio congiunto il cui obiettivo sarà quello di realizzare strumenti per la gestione e il monitoraggio dei sistemi ferroviari. Da un lato il know-how dell’università in termini di ricerca, competenze e formazione nel settore dell’IA e dell’Analisi dei dati. Dall’altro l’Ansaldo la cui sede principale si trova a Genova e che collaborerà in merito alla supervisione scientifica, alla sperimentazione e all’attivazione di specifici contratti per lo svolgimento di studi.
C’è poi chi si interroga su uno dei settori che, per quanto bizzarro possa apparire, sta plasmando con i suoi contenuti il nostro immaginario collettivo. L’appuntamento dal titolo The City Game, tenutosi qualche settimana fa a Genova è stata l’occasione per parlare di videogame e città digitali. Come la Los Santos di GTA che è stata visitata da milioni di videogiocatori nel corso degli anni. Se si fosse trattato di una città reale, avrebbe potuto competere con mete top del turismo mondiale come New York o Parigi. Un universo quello dei videogiochi e del gaming online a forte componente di innovazione e tecnologia. Ne sono un esempio i tanti titoli in uscita negli ultimi anni per i visori di realtà aumentata e virtuali Oculs GO che consentono un’immersività totale nell’ambiente di gioco, fino a pochi anni fa confinata ai film di fantascienza. Altrettanto diffuso il gioco online che grazie a infrastrutture sempre più efficienti con connessioni ultraveloci e stabili ha trasformato radicalmente il tradizionale settore del gaming. Piattaforme di gioco digitale come Unibet possono allora offrire esperienze live dei principali giochi da casinò con la garanzia di un maggiore coinvolgimento e di un divertimento che può competere con quello dei casinò terrestri. Un settore, quello videoludico, che in quanto business ha coinvolto da vicino anche la Sampdoria, una delle prime squadre di calcio a sbarcare nel mondo degli esports (sport elettronici). La società ha scelto un campione blasonato come Matteo Guarracino per partecipare ai più importanti tornei nazionali e internazionali di FIFA. Un messaggio importante quello della società, pronta ad affrontare le nuove sfide del futuro nel terreno dell’innovazione e della tecnologia.
Un percorso, quello rivolto all’innovazione, in cui crede fermamente anche Digital Tree che si propone a Genova come incubatore tecnologico al servizio della rivoluzione digitale. Un innovation hub, come si definisce, che vuole fare di Genova la capitale dell’intelligenza artificiale entro il 2020. Progetto senza dubbio ambizioso, sia come aspettative, sia come contenuti proposti. Digital Tree è infatti non solo uno spazio in cui sviluppare e far crescere le startup più promettenti e a più alto valore di innovazione. Ma nelle sue aule gestisce anche una formazione nel campo delle nuove tecnologie. Un aspetto fondamentale per formare professionisti capaci di competere ad altissimo livello.