Lo scorso fine settimana i carabinieri del Comando provinciale di Genova hanno effettuato controlli finalizzati a contrastare i reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, al fine di garantire una maggiore percezione della sicurezza da parte dei cittadini. I carabinieri hanno arrestato 4 persone.
Per detenzione fini spaccio di sostanze stupefacenti un 20enne senegalese, mai rimpatriato, che dopo l’identificazione nel Centro storico è stato trovato in possesso di oltre 25 grammi di eroina, quasi 10 grammi di cocaina/crack già suddivisi in dosi e la somma di circa 100 euro presumibile provento dell’illecita attività.
Per tentato furto aggravato e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, un cittadino tunisino, gravato da pregiudizi di polizia e mai rimpatriato, nel centro cittadino, sorpreso in centro città, all’interno di un esercizio commerciale, mentre tentava di rubare merce varia è stato trovato in possesso di un paio di forbici e della refurtiva.
Per maltrattamenti in famiglia un 40enne cittadino ecuadoriano, mai rimpatriato, perché all’interno delle mura domestiche, nel Ponente genovese, ha aggredito moglie e la figlia, entrambe poi accompagnate presso un ospedale cittadino per accertamenti sanitari.
Per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale un 23enne genovese con pregiudizi di polizia, che, in evidente stato di ubriachezza, dopo un violento dissidio con i propri familiari, ha minacciato, ingiuriato e spintonato i carabinieri giunti sul posto per evitare più gravi conseguenze.
Inoltre, i militari hanno denunciato 6 persone.
Cinque automobilisti per guida in stato di ebbrezza poiché, fermate alla guida dei propri mezzi, sono risultati avere un tasso alcolemico tra g/l 1.03 e g/l 1,43 accertato mediante etilometro. Patenti di guida ritirate.
Un senegalese, gravato da pregiudizi di polizia e mai rimpatriato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, che nel corso della perquisizione è stato stato trovato in possesso di oltre 15 grammi di cocaina suddivisa in dosi e più di 2.000 euro in contanti considerati provento dell’illecita attività.