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Genova, mostra fotografica contro la violenza sulle donne

Genova, mostra fotografica contro la violenza sulle donne

Venerdì 24 luglio 2020 a Genova inaugurazione della Mostra Fotografica “Il rumore il silenzio”. Un’iniziativa per combattere attraverso l’arte la violenza sulle donne.

Visitabile gratuitamente fino a domenica 26 luglio in Scalinata Borghese, l’esposizione organizzata dall’associazione Wall of Dolls and Art in collaborazione con l’Ordine degli Infermieri di Genova ospita le opere di 16 fotografe donne provenienti da tutta Italia

Genova, mostra fotografica contro la violenza sulle donne

Genova. Venerdì 24 luglio, alle 18.30, in Scalinata Borghese in Piazza Tommaseo, inaugura la mostra fotografica temporanea “Il rumore del silenzio – Arte e fotografia, una battaglia di civiltà contro la violenza sulle donne”, organizzata dall’associazione Wall of Dolls in collaborazione con l’Ordine degli Infermieri di Genova OPI e associazione Gaia. La mostra ha il patrocinio di Regione Liguria e del Municipio Medio Levante.

All’inaugurazione, presentata dall’attrice e modella genovese Francesca Colombo, saranno presenti e interverranno l’assessore di Regione Liguria Ilaria Cavo, il vicesindaco del Comune di Genova Stefano Baleari, l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Genova Giorgio Viale, il presidente del Municipio Medio Levante Francesco Vesco e l’assessore del Municipio Medio Levante Anna Palmieri. Interverranno anche il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Genova Carmelo Gagliano e Davide Viziano, promotore del recupero di Scalinata Borghese.

La mostra, visitabile fino a domenica 26 luglio, raccoglie le opere di 16 fotografe donne professioniste e dilettanti, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di tragica attualità come la violenza sulle donne e di dare voce alle donne vittime di violenza intrafamiliare, che in questo particolare momento storico hanno dovuto subire, a causa del lockdown, una duplice sofferenza, quella legata all’emergenza sanitaria da Covid-19 e quella della violenza in famiglia, amplificata dalla chiusura forzata all’interno delle mura domestiche con il proprio partner.

Ventisei gli scatti presentati nell’esposizione, un percorso simbolico, e non solo, che vede coinvolte fotografe donne che con i loro scatti non vogliono dimenticare. Sottile è il filo rosso che accomuna le immagini selezionate: parlare per simboli, attribuendo alle figure, agli oggetti e ai particolari privati, di contestualizzazione geografica, il compito di rappresentare la difficile condizione della donna nel nostro sociale. Una mostra per raccontare le storie e le sofferenze delle donne.

Le 16 fotografe che esporranno le proprie opere all’interno della mostra sono: Mjriam Bon, Martina Vitrani e Raffaella Bordini da Milano, Karen Di Paola da Roma, Orietta Bay, Monica Limido, Marta Valsecchi, Aurora Ghigino, Francesca Gobello, Caterina Grisanzio, Giovanna Grasso De Franchi, Giulia Molinari e Carolina Cuneo da Genova, Carlotta Negrone da Alassio e Renata Busettini e Sibilla Galli da Torino, in collaborazione con Breakthesilence Ita.

Durante tutta la durata della mostra, le fotografie esposte si potranno acquistare a un prezzo simbolico e il ricavato andrà all’associazione Wall of Dolls per iniziative a favore delle donne vittime di violenza. Durante l’inaugurazione di venerdì in Scalinata Borghese ci sarà anche una sfilata coreografica, in cui alcune modelle tra cui Nicole Barbagallo (Miss Sport Liguria 2018 e Miss Reginetta d’Italia 2019) sfileranno vestite di bianco con accessori di Sacano Bags di Patrizia Zunino, e seguirà dj-set con Anna Laza. In occasione della mostra, sarà anche lanciato un concorso fotografico con il titolo Wall of Dolls “Rumore del silenzio”, che sarà poi premiato in occasione dell’evento che si terrà in Piazza de Ferrari sotto l’installazione Wall of Dolls of Art Stop Violence #Tucomeme a novembre 2020.

Genova, mostra fotografica contro la violenza sulle donne

«La violenza contro le donne è un fenomeno trasversale che coinvolge tutte le culture, le classi sociali, i livelli d’istruzione e le età – spiega Barbara Bavastro, organizzatrice dell’evento e coordinatrice di Wall of Dolls Liguria, che in questa edizione è stata aiutata dalla collaborazione di Gabriella de Filippis e Federica Messina – Bisogna riflettere sull’invisibilità di questo fenomeno, che alcune donne, forse ancora per vergogna, per paura di non essere capite o di essere etichettate come mere vittime da compatire, spesso nascondono. Oggi il sommerso dei soprusi e delle violenze è ancora troppo elevato, molte donne non trovano la forza di denunciare, anche se in base agli ultimi dati Istat il numero di donne che si rivolgono ai centri antiviolenza è in aumento».

Wall of Dolls and Art è un progetto firmato Jo Squillo che nasce a Genova grazie alla collaborazione tra Wall of Dolls, l’Ordine degli Infermieri di Genova e Associazione Gaia. Ha come obiettivo quello di raggiungere e sensibilizzare tutta la popolazione, soprattutto quella giovanile, per favorire un cambiamento culturale ancora radicato allo stereotipo di genere e comunicare a tutte quelle donne che subiscono violenza, in silenzio, tra le mura domestiche, in una relazione malata, che non sono sole.

«Con gli eventi in piazza, vogliamo veicolare, soprattutto ai più giovani, messaggi importanti in modo semplice e diretto, attraverso arte, musica, danza e spettacolo – conclude Bavastro – Le nuove generazioni sono sempre più coinvolte e imprigionate in relazioni di dipendenza che rischiano di sfociare in atti persecutori come lo stalking che diventa cyberstalking con l’utilizzo dei social o in situazioni dove l’intimità e l’immagine della donna diventano facile bersaglio, come nel sexting. È necessario diffondere un’educazione affettiva sana e di rispetto tra i giovani, attraverso il loro linguaggio, per favorire un cambiamento culturale».