Genova non è Milano. Non ci sono grandi allarmi per l’inquinamento atmosferico, anche se la sfida è con i limiti previsti dalla prossima direttiva sulla qualità dell’aria che entro il 2030 prevede un taglio del 3% delle polveri sottili e del 29% del biossido di azoto.
E’ uno dei dati emersi dalla campagna “Città 2030” di Legambiente che ha l’obiettivo di promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni.
In tal senso, l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova Matteo Campora ha spiegato: “Rispetto a qualche anno fa il quadro è migliorato e rispetto alla qualità dell’aria siamo messi meglio di molte città del Nord Italia, ma bisogna fare comunque di più e accelerare sulla transizione ecologica. Lo stiamo facendo anche con il trasporto pubblico locale per avere una migliore qualità della vita”.
“Genova non è tra le città peggiori per l’inquinamento atmosferico – ha aggiunto Stefano Bigliazzi, presidente di Legambiente Liguria – ma i lenti miglioramenti che si riscontrano non sono sufficienti, soprattutto per quanto concerne il NO2”.