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Genova omaggia Peter Stein

Peter Stein
Peter Stein

Genova omaggia Peter Stein. Appuntamento il 22 febbraio 2023 alle ore 16.00 presso Palazzo Reale in via Balbi 10.

Genova omaggia Peter Stein mercoledì.

Mercoledì 22 febbraio 2023 ore 16.00

Palazzo Reale, via Balbi 10 Genova

PETER STEIN

Gianluigi Fogacci

Presentazione del libro edito da Manni

UN’ALTRA PROSPETTIVA

Introduce

Sergio Maifredi

Ingresso libero

Gradita la prenotazione al numero 348 2624922 o alla mail info@teatropubblicoligure.it

Info www.teatropubblicoligure.com

Genova rende omaggio a Peter Stein, un maestro del teatro contemporaneo, con un incontro a Palazzo Reale (via Balbi 10) mercoledì 22 febbraio alle ore 16.

Il regista berlinese ha vissuto la vita e l’arte da “Un’altra prospettiva”, come recita il titolo del libro edito da Manni che presenterà insieme al coautore Gianluigi Fogacci.

L’evento sarà introdotto da Sergio Maifredi, fondatore e direttore di Teatro Pubblico Ligure che lo organizza in collaborazione con Ministero della Cultura/Musei Nazionali di Genova – Palazzo Reale.

Si ringrazia il Goethe-Institut Genua. «Peter Stein – dichiara Sergio Maifredi, direttore di Teatro Pubblico Ligure – è un maestro del teatro europeo. Ascoltarlo ti riporta al senso del teatro.

Del teatro di relazione e parola, quello che discende dal teatro della Grecia del V secolo a. C. Ho avuto la fortuna di incontrarlo e di averlo ospite in Liguria molte volte, a raccontare d’olio d’oliva (sua altra grande passione, insieme al teatro) di tragedia greca e di Pinter. Quella di Peter Stein è sempre “un’altra prospettiva”».

Nato a Berlino nel 1937, Peter Stein ha rivoluzionato il modo e il senso di fare teatro. Era il 1970 quando nella capitale tedesca ha fondato la Schaubühne, dove ha diretto artisti d’eccezione come Bruno Ganz e Jutta Lampe, sviluppando un progetto che si proponeva la riunificazione culturale di Germania Ovest e Germania Est attraverso il teatro.

Da anni Peter Stein risiede in Italia dove, tra gli altri spettacoli, nel 2008 mette in scena “I Demoni” da Dostoevskij, un kolossal di 12 ore grazie al quale vince il Premio Ubu nel 2009, riconoscimento che si unisce al titolo francese di Chevalier de la Légion d’Honneur e al Premio Goethe assegnato a Francoforte nel 1998.

Nel corso degli anni Peter Stein ha riservato una preziosa attenzione all’attività di Teatro Pubblico Ligure, per cui nel 2018 ha curato il workshop “La nascita della tragedia” e più di recente ha firmato la drammaturgia di “Armida”, ritratto della maga guerriera dalla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso, spettacolo interpretato da Maddalena Crippa con la regia di Sergio Maifredi.

Due occasioni rinnovate da questo nuovo incontro. Il saggio “Un’altra prospettiva” (Manni Editori, 192pp., 16 euro) sarà disponibile e potrà essere firmato dagli autori.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. È possibile visitare il palazzo con il biglietto d’ingresso al Museo. Gradita la prenotazione al numero 348 2624922 o alla mail info@teatropubblicoligure.it. Informazioni su www.teatropubblicoligure.com.

Il volume nasce come un dialogo con Gianluigi Fogacci in cui Stein per la prima volta si racconta, e ripercorre una vita straordinaria e intensa che attraversa il Novecento fino ai giorni nostri: il lavoro, il privato, la politica.

L’infanzia durante la Seconda guerra mondiale, il rapporto con il padre e con la generazione del nazismo, gli studi di letteratura e storia dell’arte per crearsi una “biblioteca interna”, il Sessantotto in Germania, la Schaubühne – esperimento di teatro collettivo nella Berlino Ovest degli anni Settanta e Ottanta –, i maestosi spettacoli portati in giro per il mondo, l’arrivo in Italia nel 1987 e l’approdo alla lirica.

E poi le relazioni con il potere e le istituzioni, i tragici greci e Shakespeare e Cechov, la visione del teatro che è visione dell’arte e della società e dell’esistenza.

Un libro che racconta come il teatro sia imprenditoria, sia letteratura, sia tecnica, sia impegno civile, sia prospettiva. Una storia personale che si intreccia con quella collettiva, in cui Stein si mette a nudo, e rivela uno dei grandi maestri della nostra epoca.

Sulla quarta di copertina, scrive: «Io non voglio vedere su un palcoscenico ciò che posso vedere per strada, o sul mio pc, io voglio vedere una cosa diversa, voglio essere trasportato in un sistema di pensiero differente, non in quello dell’oggi in cui sono immerso; io voglio che il teatro mi regali un’altra prospettiva».

Ulteriori informazioni su:

www.teatropubblicoligure.it