I posti auto riservati ai disabili, molte volte, vengano utilizzati da persone non autorizzate.
C’è un progetto che stana i “furbetti” che approfittano del parcheggio predisposto per i disabili. Il progetto è sviluppato dalla società Unidata e il raggruppamento d’imprese, costituito da Bridge 129 e Renewia.
Bridge129 e Renewia hanno l’obiettivo di mettere a punto un sistema di dissuasione della sosta abusiva su posti auto riservati ai disabili. Il sistema prevede l’utilizzo di un dispositivo che viene installato e ancorato al suolo in corrispondenza di ciascun posto auto riservato. All’ interno del dispositivo c’è un sensore che verifica l’occupazione dell’area da parte di un autoveicolo. Quando un veicolo non autorizzato entra nel posteggio riservato si attiva un segnale sonoro. L’allarme si interrompe quando il trasgressore libera il parcheggio.
Il titolare del posto auto può disattivare il dispositivo tramite un telecomando specifico. Con il successo del sistema implementato nel centro di Roma per oltre 150 posti auto riservati, è stato avviato un progetto pilota anche a Genova dove Unidata ha implementato una soluzione collaborativa ed efficace per il rilievo dei dati provenienti dai sensori di parcheggio.
Alberto Artioli, Amministratore Delegato di Bridge 129, ricorda le tappe del progetto: battezzato nel 2014, Bridge 129 si è aggiudicata nel 2019 la gara indetta è da Aci Infomobility per l’aggiornamento tecnologico, la produzione, commercializzazione e concessione della licenza del brevetto del dispositivo.
«Con tecnologia e innovazione diamo il nostro contributo per la risoluzione di una grave problematica riscontrabile su tutto il territorio nazionale. Il sistema place4me ha una portata innovativa particolarmente rilevante in ambito Smart City – sottolinea Marcello Marino, IoT Business Development Manager di Unidata – e i valori etici ad esso associati ci rendono particolarmente orgogliosi della collaborazione con Bridge129 e Renewia con cui intendiamo promuovere la soluzione ovunque in Italia» Si legge in una nota di una Agenzia Stampa.
Questo progetto funziona ormai da qualche anno a Roma. Ci sono risultati soddisfacenti, ma spesso avvengono episodi di vandalismo. Persone hanno infierito contro questi strumenti rompendoli. La sirena di allarme, rende a tutti il gesto di inciviltà che stanno compiendo, occupando con l’auto un posto riservato segnalato con il cartello e segnaletica a terra. ABov