Si è svolta questa mattina a Genova la commemorazione dell’80° anniversario dell’Eccidio del Castellaccio, un momento di profonda riflessione per mantenere viva la memoria storica della Resistenza. A causa del maltempo, la cerimonia si è tenuta presso il Circolo dei Cacciatori Castellaccio, in via Mura delle Chiappe, anziché nella consueta sede.
Il picchetto d’onore della Polizia Locale si è posizionato, sotto la pioggia, sul luogo dell’eccidio.
Un tributo ai caduti della Resistenza
All’evento ha partecipato Ferdinando De Fornari, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, mentre l’orazione ufficiale è stata affidata a Marco Granara, responsabile CISL Area Metropolitana. La commemorazione ha reso omaggio ai sei partigiani condannati a morte il 29 gennaio 1945 da un tribunale della RSI: Sabatino Di Nello (nome di battaglia: Pietro Silvestri); Alfredo Formenti (Brodo); Angelo Gazzo (Falco); Piero Pinetti (Boris); Luigi Achille Riva (Foce) e Federico Vinelli (Ala – Seri).
A loro si aggiungono Corradino Nuzzi, giustiziato il 18 gennaio 1945, e Gian Domenico Diambri, ucciso il 12 marzo dello stesso anno.
L’importanza della memoria storica
La commemorazione dell’Eccidio del Castellaccio rappresenta un momento fondamentale per tramandare il valore della Resistenza e ricordare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà. Eventi come questo sono essenziali per trasmettere alle nuove generazioni il significato di quegli anni difficili e il prezzo della democrazia.
L’80° anniversario dell’Eccidio del Castellaccio rinnova l’impegno della città di Genova nel custodire la memoria storica e nel rendere omaggio a chi ha perso la vita per un futuro migliore.
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