A Genova il clima resta rigido anche in primavera, e il Comune corre ai ripari: è stata infatti firmata l’ordinanza che autorizza l’accensione facoltativa degli impianti di riscaldamento fino al 30 aprile. La misura, promossa dall’assessore all’Ambiente e approvata dal vicesindaco facente funzioni di sindaco, tiene conto delle attuali condizioni meteo che rendono difficile mantenere una temperatura confortevole negli ambienti interni.
Riscaldamento facoltativo: cosa prevede l’ordinanza
Secondo quanto stabilito, i cittadini genovesi potranno riaccendere i riscaldamenti per un massimo di 5 ore al giorno a regime normale, a cui si possono aggiungere altre 5 ore a regime attenuato, nel periodo compreso tra il 16 e il 30 aprile. Una scelta pensata per garantire comfort e benessere, soprattutto nelle abitazioni più esposte o difficili da riscaldare.
Le temperature consentite
Nel dettaglio, l’ordinanza distingue tra due regimi di funzionamento degli impianti:
- Regime normale:
- Temperatura interna di 19°C (+2°C di tolleranza) per la maggior parte degli edifici, come abitazioni, scuole, uffici e spazi pubblici.
- Per edifici destinati ad attività industriali, artigianali o assimilabili, la temperatura è fissata a 17°C (+2°C di tolleranza).
- Regime attenuato:
- È previsto un riscaldamento più moderato, con temperatura interna di 16°C (+2°C di tolleranza), utile per contenere i consumi pur mantenendo un livello minimo di comfort.
Perché è stata presa questa decisione?
Le condizioni climatiche ancora fredde per il periodo primaverile hanno spinto il Comune a estendere la possibilità di accensione degli impianti. L’obiettivo è garantire condizioni abitative adeguate, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione, come anziani e bambini, spesso più sensibili ai cali di temperatura.
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