Una targa commemorativa in onore dei 650mila militari italiani deportati nei lager nazisti è stata inaugurata al Ponte Monumentale di Genova.
La cerimonia ha concluso una giornata di studi dedicata alla memoria di queste vittime, alla presenza di importanti personalità come Anna Maria Sambuco, presidente dell’Anei, Massimo Bisca, presidente dell’Anpi, Filippo Biolè dell’Aned e Mino Ronzitti di Ilsrec, oltre allo storico Luca Borzani. All’evento hanno partecipato anche gli studenti delle scuole superiori Gobetti e Pertini di Genova.
Una memoria da preservare
Alla cerimonia ha preso parte Giobatta Garibotti Valente, classe 1923, uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di lavoro nazisti. Stefano Giordano, presidente della sezione genovese dell’Anei, ha sottolineato come questa sia una “storia dimenticata per troppo tempo”. Molti dei militari internati non sono mai tornati dai lager: su 650mila deportati, 50milanon fecero più ritorno. Giordano ha ricordato il sacrificio e la resistenza silenziosa e non armata dei nostri militari, che hanno contribuito alla nascita della democrazia che oggi, grazie alla Costituzione, protegge l’Italia.
Un legame con la resistenza genovese
La targa è stata posizionata accanto a quella che commemora Genova città medaglia d’oro per la Resistenza, creando un legame simbolico tra la resistenza militare e quella civile. Come sottolineato durante la cerimonia, Genova fu liberata senza spargimenti di sangue, e questo evento racchiude lo spirito di resistenza che ha portato alla liberazione della città e dell’Italia intera.