Aggredita sessualmente da un migrante nel palazzo che ospita un centro di accoglienza in centro città, durante il turno di notte. L’episodio è stato registrato lo scorso fine agosto a Genova, dove un’assistente sociale di 30 anni ha poi denunciato l’episodio alla polizia.
Ora il presunto autore dell’aggressione, un giovane ghanese, risulta indagato dalla procura di Genova per violenza sessuale e stalking. Infatti, avrebbe anche perseguitato la giovane genovese nei giorni successivi. Tuttavia, non risulta che sia stato arrestato.
Si tenta di capire anche per quale motivo una giovane donna sia stata eventualmente assegnata al turno di notte dai gestori del centro di accoglienza che ospita giovani uomini e se la vittima sia stata in qualche modo “indotta” a continuare a lavorare con il suo presunto aguzzino.
In ogni caso, secondo i primi accertamenti, la 30enne genovese sarebbe stata baciata, palpeggiata nelle parti intime e spinta con la forza contro un muro, dopo essere stata aggredita in ascensore dal migrante africano.
Il giovane avrebbe tentato di tirarle giù i pantaloni per stuprarla. Un incubo.
La donna avrebbe tentato di difendersi e avrebbe urlato. A quel punto, sarebbe intervenuto un altro ospite della struttura di accoglienza, che avrebbe fatto finire quell’incubo mettendo in fuga il ghanese.