Ricariche sulla Postapay, abiti griffati, videogiochi. Regali che sarebbero arrivati prima e dopo diversi abusi sessuali.
L’altro giorno un prete è stato arrestato (ai domiciliari) dai carabinieri di Genova con le accuse di violenza sessuale su minore, prostituzione minorile, tentata violenza aggravata ed è stato sospeso dalla Curia.
Dalle indagini è emerso che la presunta vittima era un bambino di 12 anni che faceva il chierichetto.
Il sacerdote, come anticipato stamane dal quotidiano Il Secolo XIX, avrebbe anche tentato di baciare due altri giovanissimi, dopo avere regalato loro una sigaretta elettronica.
Secondo quanto riferito, padre Andrea Melis, sessantenne, originario di Cagliari ma da anni trapiantato in Liguria, è finito agli arresti domiciliari in una comunità del Levante genovese.
La Curia lo ha sospeso da ogni incarico dopo che nei giorni scorsi era stato perquisito l’alloggio dove viveva.
Appartenente all’Ordine dei Padri Scolopi, il prete arrestato era direttore della Scuola elementare e della Fondazione Assarotti nel capoluogo ligure, in salita San Bartolomeo degli Armeni.
Inoltre, era presidente di Fidae Liguria (Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie) oltre che parroco della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Finale Ligure in provincia di Savona.
La misura cautelare è scattata soltanto per il primo reato, gli abusi reiterati ai danni del dodicenne. Sulle altre due accuse a carico del religioso, il gip ha in sostanza rimandato la valutazione a ulteriori sviluppi investigativi.
Nell’abitazione del prete gli investigatori hanno sequestrato farmaci per la stimolazione sessuale, ma anche capi di abbigliamento griffati e una fornitura di sigarette elettroniche.
La Diocesi di Genova “esprime il suo dolore per i fatti segnalati che hanno toccato, direttamente, alcuni minori, le loro famiglie e, indirettamente, tutta la comunità educativa dell’Istituto Assarotti, presente e operante a Genova”.
Ora sarà competenza dell’ordine degli Scolopi trovare il luogo dove sistemare il religioso.