Nell’ambito della campagna “L’anello mancante” i carabinieri del Nucleo Cites di Genova oggi hanno riferito di avere effettuato decine di controlli durante i quali sono stati sequestrati 60 volatili vivi irregolarmente detenuti e sono state denunciate sei persone.
Nel corso dei controlli è stata verificata la regolare detenzione di volatili selvatici protetti la cui legale disponibilità è attestata da un anello inamovibile in metallo che accompagna l’animale per tutta la vita insieme alla documentazione prevista per legge. Un anello che ha valenza di “Sigillo di Stato” e che quindi non può essere né contraffatto, né utilizzato in modo improprio.
Gli accertamenti sono stati svolti in collaborazione con ornitologi accreditati dall’Istituto Superiore per la Protezione e al Ricerca Ambientale (Ispra) e veterinari e hanno interessato prevalentemente detentori di avifauna, autorizzati da Regione Liguria.
Il numero di volatili rinvenuti ha evidenziato un business illecito di particolare rilievo, considerato che il valore di mercato di un esemplare “da richiamo” per la caccia può raggiungere anche 500 euro.
I volatili vengono cacciati con tecniche illegali e altamente dannose, poi vengono dotati di anelli falsificati per eludere i controlli o raggirare gli acquirenti finali. In tali casi tra i reati ipotizzabili vi sono, oltre alla frode in commercio, la contraffazione e l’uso abusivo di sigilli, la ricettazione, il maltrattamento animali (alcuni esemplari presentavano lesioni traumatiche agli arti dovute alla manipolazione finalizzata all’inanellamento).
Inoltre, a seguito di un controllo effettuato presso una lavanderia a Genova, i carabinieri hanno accertato la messa in vendita di numerosi capi d’abbigliamento realizzati con pelli appartenenti a diverse specie tutelate dalla Convenzione di Washington sulle specie minacciate d’estinzione (Cites), senza adeguata documentazione.
In particolare sono state trovate ben 11 pellicce di felini selvatici tra cui 9 pellicce di ocelot, 1 pelliccia di giaguaro ed 1 pelle intera di circa 150 centimetri di ocelot. Le specie di felini selvatici rinvenute sono considerate a massimo rischio di estinzione e quindi inserite nell’Allegato A del Regolamento di applicazione della convenzione di Washington (Cites) e, salvo precise eccezioni, ne è vietata la vendita.
Tutti i capi, compresa la pelle, del valore totale complessivo superiore ai 15mila euro, sono stati sequestrati per la confisca. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato per detenzione per la vendita o altri scopi commerciali di esemplari Cites senza documentazione.