In pochi giorni “sono stati fino ad oggi raccolti 1.978.631,84 euro attraverso le tante donazioni pervenute, convogliate nel progetto #Genovapersanmartino. Ultime in ordine di tempo, oggi, quelle del Pastificio Novella (50.000 euro) e dei Lions (15.000 euro)”.
Lo hanno comunicato oggi pomeriggio i responsabili della direzione sanitaria del Policlinico San Martino di Genova in merito all’iniziativa benefica che ha coinvolto migliaia di genovesi. C’è chi ha potuto donare pochi euro e chi molti di più. Tutti con il cuore grande così.
“Il Caseificio Val d’Aveto – hanno aggiunto – ha donato 1.850 confezioni di yogurt, donate ai reparti destinati all’emergenza Covid (foto in allegato). Distribuite dal team di giovani volontari che ormai da 20 giorni distribuiscono, senza sosta.
Costa Crociere ha donato 10.000 mascherine chirurgiche, 25 occhiali protettivi, 1.400 guanti, 50 tute di alta sicurezza in tyvek. Il materiale è in distribuzione. In uso intanto le nuove maschere ad alta complessità nei reparti Covid-19″.
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Ecco il bollettino giornaliero sulla situazione al San Martino.
“Ad ora sono 40 i ricoverati in Malattie Infettive, 43 nelle 3 rianimazioni del Policlinico + 3 pazienti in sub intensiva, 30 al Padiglione 10, 82 al Padiglione 12, 29 al 5° piano della palazzina laboratori, 48 quelli gestiti al 1° piano del Pronto Soccorso.
Il reparto di Malattie infettive del professor Matteo Bassetti ha dispiegato sul territorio le sue forze lavoro, destinando 2 infettivologi di rinforzo al Villa Scassi, 2 a Voltri e 1 a bordo della nave attraccata a Genova.
L’Ufficio Tecnico dell’Ospedale, a fronte delle grandi quantità di ossigeno utilizzate nel corso dell’emergenza, ha provveduto in mattinata a rifornire la struttura di 20.000 litri di ossigeno, attraverso una consegna straordinaria a mezzo cisterna.
Il Padiglione Maragliano da domani alle 14 sarà trasformato in struttura “cuscinetto” per pazienti Covid a bassa intensità di cura. 28 i posti disponibili al 2° piano, 20 al 5° piano. Gli attuali degenti sono stati trasferiti in altre aree della struttura, nel pieno rispetto delle loro condizioni cliniche.
Sono stati tamponati, a due giorni dall’attivazione del servizio a domicilio, 20 professionisti dell’ospedale che erano risultati precedentemente positivi. Il servizio è stato sviluppato dal San Martino, per permettere di immettere nuovamente forze lavoro in struttura dopo il rispetto dei periodi di quarantena seguiti alla positività. Il direttore del 118/112, Francesco Bermano, è rientrato nella sua abitazione dopo la degenza forzata.
Attivato dall’URP il servizio che permette ai parenti dei pazienti ricoverati in Malattie infettive di reperire informazioni sulle condizioni di salute dei propri cari isolati, a prescindere dai canali privati. Il servizio è stato attivato grazie al team di psicologi coordinati dalla dottoressa Biffa e dal dottor Orengo”.