“Oltre al carburante noi in Italia abbiamo anche i pedaggi autostradali più cari d’Europa e in più Autostrade SPA fa scarsissima manutenzione e poi succedono le disgrazie come quelle di Genova. facciamo partire la prima protesta dei gilet gialli in Italia. Non paghiamo più le Autostrade se i pedaggi non scendono di prezzo e se a gestirle rimane Autostrade Spa”.
Non solo l’europeista Macron che ha previsto rincari della benzina e aumenti delle tasse. Il popolo dei gilets jaunes si organizza sul web e si ribella contro le “ingiustizie” anche in Italia.
L’appello è stato lanciato oggi su Facebook dai responsabili del neonato “Coordinamento nazionale gilet gialli Italia” che ha inaugurato la pagina sul social network meno di una settimana fa e al momento conta già un migliaio di follower.
Nelle pagine del Coordinamento è stato anche pubblicato (e poi rimosso) un post di un articolo giornalistico che ricorda l’azione di protesta di ieri al casello autostradale di Genova Est. Un’informazione che, peraltro, è stata rilanciata da molti sui social network.
Primi gilets jaunes in Italia, blocco a Genova Est: Autostrade spa assassini
Venerdì sera è nata anche la pagina Fb “Gilet gialli” che nelle sue informazioni su Fb indica “organizzazione politica” e oggi ne è stata inaugurata un’altra intitolata “Gilet gialli Italia”. Ecco il testo del suo primo post, pubblicato nel pomeriggio.
“Ieri a Parigi, nonostante facciano di tutto per non farvelo sapere, è stato un sabato diverso dagli altri. Decine di migliaia di cittadini senza simboli di partito o di associazioni, sono scesi in piazza per dare al proprio governo un forte, fortissimo avviso di sfratto. I nostri cugini d’oltralpe ci hanno messo davvero poco per riconoscere Macron per quello che era: un servo di poteri forti piazzato per distruggere i diritti del lavoro e privatizzare i beni pubblici dei francesi, nel nome di una illusione malefica come l’unione europea.
Questo nonostante i media collusi e corrotti che, li come qui, continuano a spiegarci che non esiste alternativa all’ordine attuale, e chi scende in piazza è un illuso o un criminale.
C’è già chi ha capito che ci si può organizzare per dire un grande enorme NO. Quanto ci metteremo noi per fare altrettanto?
Iscrivetevi e fate iscrivere quanti più possibile a questo gruppo. Quando saremo abbastanza cominceremo ad organizzare sul territorio forme di protesta non violenta ma impossibile da ignorare”.