La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro agenti del Reparto Mobile della Polizia, accusati di essere gli autori del pestaggio, avvenuto in piazza Corvetto il 23 maggio scorso, ai danni del giornalista genovese del quotidiano “La Repubblica” Stefano Origone.
I quattro poliziotti sono accusati di lesioni gravi e aggravate dall’uso del manganello.
In sintesi, il cronista era andato sul posto per seguire il legittimo comizio di CasaPound ed era finito in mezzo ai successivi scontri tra la Polizia e gli antagonisti antifascisti che avevano protestato tentando di fermare il raduno dell’estrema destra.
Stefano Origone era stato colpito mentre stava assistendo all’arresto di un antagonista.
L’udienza preliminare è stata fissata per il 20 ottobre.
Dopo l’avvio delle indagini avviate dalla Squadra Mobile, diversi agenti del Reparto Mobile si erano presentati spontaneamente in procura.
Il giornalista, ricoverato al Galliera per varie lesioni, ha subìto due interventi chirurgici a una delle dita della mano sinistra e un intervento all’altra mano.
Rientrato al lavoro solo a fine gennaio, a distanza di otto mesi non ha recuperato la piena funzionalità della mano.
Al momento, da parte del ministero dell’Interno non è stato proposto alcun risarcimento del danno al cronista genovese, che ha annunciato di volersi costituire parte civile. Stessa scelta da parte del sindacato dei giornalisti Fnsi.