Botta e risposta tra gli organi dei giornalisti genovesi e l’assessore comunale alla sicurezza Antonino Gambino. I primi denunciano come le informazioni su fatti di cronaca o compiti svolti dalla polizia locale non possano più essere comunicati dagli agenti. A seguire la replica dell’assessore.
«La polizia locale di Genova non può più parlare con i giornalisti i quali, per avere qualsiasi tipo di informazione sull’attività svolta dagli agenti, devono passare dall’assessore comunale Antonino Gambino. È quanto si sono sentiti dire i cronisti genovesi che hanno contattato negli ultimi giorni la polizia locale per avere informazioni su quanto accade in città e sugli interventi: dagli incidenti stradali all’attività di polizia giudiziaria.» Lo scrivono, in una nota congiunta, l’Associazione Ligure Giornalisti, il Gruppo Cronisti Liguri e l’Ordine dei Giornalisti della Liguria.
«L’Associazione ligure dei giornalisti, l’Ordine dei giornalisti della Liguria e il Gruppo cronisti liguri che sempre hanno avuto un ottimo rapporto di collaborazione con la polizia locale di Genova, denunciano e condannano con forza un comportamento totalmente inaccettabile da parte dell’amministrazione comunale genovese. Atteggiamento che limita il diritto di cronaca, colpisce il diritto dei cittadini di essere informati, imbavaglia l’informazione e azzera totalmente il flusso di comunicazione sempre esistito tra la stampa genovese e la polizia locale del capoluogo ligure», si legge in una nota.
Non tarda ad arrivare la risposta dell’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino che replica: «Con i giornalisti c’è sempre e ci continuerà a essere un rapporto onesto e diretto, all’insegna della trasparenza e della massima disponibilità: penso che in molti, con cui ho rapporti quasi quotidiani, lo possano confermare senza problemi.
Pertanto voglio chiarire che, fino dall’inizio del mio mandato, per evitare un’esposizione mediatica, non dovuta da contratto, a funzionari e agenti della Polizia Locale, ho chiesto che tutte le notizie passassero dall’ufficio stampa, unico ufficio preposto all’interno dell’ente a tenere i rapporti con la stampa.»
«Gli agenti della Polizia Locale, come tutti i dipendenti pubblici – prosegue Gambino – non sono tenuti a rispondere alla stampa, un compito che non è tra i loro doveri. Inoltre, molte notizie che riguardano il loro operato passano anche al vaglio della Procura e pertanto è pleonastico ribadire quanto le informazioni che passano dalla Polizia Locale siano di contenuti sensibili.»
«Non penso – conclude Gambino – che tutelare i dipendenti sia un bavaglio o una limitazione del diritto di cronaca, anzi se mai il contrario visto che, forse mai come in passato, in questo anno e mezzo abbiamo diffuso report, fatto conferenze stampa, inviato notizie puntuali su operazioni della Polizia Locale, proprio per evidenziare il loro operato in modo organico e dare una puntuale informazione ai cittadini sul loro lavoro».