Violenze sessuali sui treni regionali a Genova arrestato tunisino. Spunta una nuova ipotesi di aggressione.
Stavolta il grave episodio si riferisce all’aggressione sessuale subìta da due giovani donne, appena diciottenni, alla stazione di Genova Nervi, dove lo scorso 21 ottobre erano state seguite fino a casa e minacciate con un coltello.
Una delle vittime avrebbe spiegato alla polizia che il maniaco le ha puntato la lama alla gola e poi l’ha toccata nelle parti intime strappandole la maglietta e tentato di sfilarle i pantaloni di dosso. Solo il provvidenziale intervento di altri coetanei italiani hanno evitato il peggio, mettendo in fuga l’aggressore.
Gli investigatori della Squadra Mobile e della Polfer avrebbero raccolto indizi contro il 30enne tunisino arrestato l’altro giorno a Milano per la violenza sessuale in danno di un’altra giovane genovese, che i primi giorni dello scorso novembre stava viaggiando da sola su un treno regionale tra Sampierdarena e Sturla.
Genova, violenze sessuali su treno regionale: arrestato l’aggressore tunisino
La vittima era stata salvata solo grazie all’intervento di alcuni passeggeri italiani, che erano saliti nello scomparimento successivamente e avevano messo in fuga il nordafricano.
Inoltre, secondo il gip che ha convalidato l’arresto, il tunisino sarebbe pericoloso e responsabile di altre violenze e aggressioni di giovani donne avvenute sui treni e nelle stazioni di Milano.
Tuttavia, il pregiudicato era stato lasciato libero dopo essere stato incarcerato.
Ora risulta accusato di quattro violenze sessuali ed è stato rinchiuso a San Vittore.