“Sui colloqui decide ovviamente il Quirinale, ma in tutta la vicenda c’e’ qualcosa di strano, anzi di surreale. Credo che l’attuale dirigenza della Lega sia parte lesa di tutto questo e non sia il soggetto che ne debba rispondere. Paradossalmente, se oggi un militante volesse dare un sostegno alla Lega, quei soldi verrebbero sequestrati per risarcire danni fatti da altri molto tempo fa. In punta di diritto sara’ giusto ma nella sostanza lo trovo ingiusto“.
Lo ha dichiarato oggi il governatore ligure Giovanni Toti, commentando l’offensiva dei magistrati contro la Lega, per cui è in corso un processo a Genova (v. articoli precedenti).
“Stiamo parlando di presunti reati – ha aggiunto Toti – eventualmente commessi oltre 10 anni fa da diversi segretari politici, organigrammi e tesorieri. Andare a colpire un partito completamente nuovo, con facce nuove, elettori, sostenitori, amministratori nuovi, impedendogli di fare attivita’ politica non aiuta la democrazia e la giustizia. Se qualcuno ha sbagliato al tempo, paghi quanto i magistrati ritengono opportuno in uno Stato di diritto. Ma questo non puo’ coinvolgere militanti e amministratori che hanno messo i propri soldi per un’attivita’ politica che non c’entra nulla con il passato”.