Luca Delfino, il 46enne genovese che uccise nel 2007 la sua ex compagna Antonella Multari a Sanremo e sospettato dell’omicidio di un’altra ex fidanzata nei caruggi, Luciana Biggi, è “ancora socialmente pericoloso” e per questo dovrà stare in una Rems “per sei anni e sei mesi”.
Lo hanno deciso oggi i giudici del tribunale di Sorveglianza di Massa, anche se non hanno ancora individuato in quale struttura ligure andrà il detenuto.
I giudici non hanno tenuto conto dell’anno in più di Rems che avevano stabilito i giudici di Vercelli.
I colleghi del Tribunale di Massa, in pratica, hanno riconosciuto che Delfino deve essere seguito in una struttura e deve essere sottoposto a cure che non ha mai ricevuto in carcere.
Inoltre, hanno preso atto che “ha chiesto per la prima volta scusa ai genitori della vittima” anche se occorre ancora capire se sia stato “un pentimento reale e sentito oppure strumentale”.
Il 46enne ha riferito di “essere consapevole di avere bisogno di un percorso di cura per potere ricominciare una nuova vita con la sua famiglia”.
Per questo ha chiesto di potere essere trasferito nella Rems di Genova Prà, vicino alla sua famiglia.
Una soluzione non scontata perché in Liguria ci sono due strutture di questo tipo (la seconda è a Calice al Cornoviglio in provincia della Spezia).
Luca Delfino è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato, che finirà di scontare entro fine luglio ma che potrebbe essere anticipata a giugno per buona condotta.
È prevista un’altra udienza il prossimo 24 maggio per decidere, visto che il beneficio gli era stato revocato per una presunta lite avvenuta in carcere a cui il cosiddetto “killer delle fidanzate” avrebbe partecipato.