“Occorre abbattere il muro del silenzio, della censura, del bavaglio e dell’omertà che c’è intorno ai referendum sulla giustizia. Infatti, a pochi giorni dal voto, se ne parla poco o nulla sulle Tv e sui media e gli italiani continuano a non essere adeguatamente informati su questa grande opportunità di cambiamento.
Inoltre, le consultazioni sono state ridotte solo a domenica 12 giugno senza dare la possibilità di andare alle urne anche lunedì 13 giugno ed è stato vietato il voto agli elettori che si recheranno ai seggi senza mascherina.
In ogni caso, i cinque quesiti referendari sono un’occasione unica, pacifica e rivoluzionaria, per dare un segnale chiaro e far sentire la propria voce sulla volontà di cambiare la giustizia.
Se non ora quando? Il tema è importante perché riguarda tutti. Spiace constatare che anche i partiti di sinistra, a cominciare dal Pd, alzino il muro del silenzio e, talvolta, facciano disinformazione: forse perché questa giustizia che non funziona a loro va bene così.
Se non si supererà il quorum del 50 per cento sarà un’altra sconfitta della democrazia nel nostro Paese”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega Stefano Mai (delegato referendario per Regione Liguria) e Alessio Piana (delegato referendario supplente per Regione Liguria).