Giornata dedicata al relax ed alle pubbliche relazioni per Sergio Giusto quella che trascorrerà oggi a Novi Ligure dove l’artista pellegrino è giunto ieri al termine della quarantunesima tappa del suo cammino. In giornata verrà raggiunto da un gruppo di amici e dal suo amore Albertina Strazzi, con la quale visiterà la cittadina famosa per il ciclismo ed il cioccolato.
Ci sarà anche il suo accompagnatore, uno dei più monelli fra i Fieui di Caruggi, Gianfrando “Feroce” Radini che andrà insieme all’amico Fabio Gasco alla ricerca delle prelibatezze locali. Novi Ligure è una cittadina bellissima, in provincia di Alessandria, famosa non solo per il cioccolato, ma anche per lo splendido Museo della bicicletta, dove ci sono esposte le bici e le maglie di Coppi e Pantani.
Ieri è stata un giornata molto impegnativa per Sergio che ha proseguito con entusiasmo il compito di segnare la via sul Cammino di San Martino: “Sono giornate campali- ci ha spiegato Dario Zunino coordinatore del progetto – per il progetto Newpilgrimage. Sergio Giusto si è impegnato a tracciare il percorso da Pavia ad Albenga, aprendo la strada ai futuri pellegrini che si vorranno cimentare nel cammino che unisce Szombathely, città natale di San Martino, ad Albenga. La nostra città acquisirà così nuova rilevanza quale meta culturale per lo slow tourism, permettendo ai turisti di scoprire il territorio, i prodotti ed il centro storico, gioiello ancora nascosto seppur in piena luce”.
Ma sentiamo cosa ha raccontato Sergio al termine della tappa di ieri: “E’ stata una giornata lunga, pesante, ma tutto sommato bella. Ho percorso 36 chilometri, tanti. Il cammino è stato molto vario, dagli sterrati alle ciclabili, dalla provinciale alle strade secondarie. Un percorso vero, insomma, capace di entusiasmare chi cammina per ritrovare sè stesso, per ripercorrere le strade della spiritualità, per camminare calpestando le orme di chi ha tracciato un solco, una idea, come ha saputo fare San Martino. La difficoltà maggiore è stata quella di segnare il sentiero in città, dove è più complicato dare indicazioni a chi attraversa le cittadine. Si tratta di difficoltà pratiche, non si sa dove segnare le indicazioni, i circoli, in quanto mancano alberi, o piloni su cui disegnarle. Alla fine, nonostante qualche battibecco con qualche cittadino che pensava fossi un vandalo e non capiva cosa stessi facendo, sono riuscito a compiere il mio lavoro”.
CLAUDIO ALMANZI