Un pomeriggio dedicato al prezioso patrimonio storico, artistico e devozionale rappresentato da una cinquantina di oratori, cappelle e piloni disseminati nel territorio comunale di Andora.
E’ questo il tema del primo appuntamento della quarta edizione della rassegna “Storie andoresi” in programma venerdì 22 alle ore 17 e 30 nella Sala Polivalente di Palazzo Tagliaferro.
Nel territorio andorese si attesta la presenza di una cinquantina di piccoli edifici votivi, dei quali alcuni sono chiusi per la maggior parte dell’anno, ma sono mantenuti perfettamente grazie anche all’impegno dei parrocchiani. Altri sono in stato di abbandono, altri ancora demoliti, o trasformati: luoghi importanti storicamente e culturalmente che un tempo erano luoghi non solo di forte devozione, ma anche di festa. Luoghi che riunivano le tante comunità delle località e delle borgate di Andora.
La loro riscoperta è al centro dell’ incontro dal titolo: “Andora religiosità e vita sociale nelle cappelle e negli oratori”. Si tratta di un vero e proprio viaggio di riscoperta, guidato dall’assessore alla cultura Maria Teresa Nasi. La professoressa ha realizzato un’accurata ricerca storica e fotografica ed avrà al suo fianco relatori esperti e testimoni diretti fra i quali Don Sandro Marsano, Parroco di Conna e San Bartolomeo; Marilena Pastorino del Comitato di Santa Rita; Nella Piccardo, testimone per le località di Moltedo e di Barò; Giovanni Bianco che racconterà della bella e sfortunata San Damiano e tanti altri ancora.
Come vuole la tradizione, di questi sempre stimolanti ed interessanti incontri andoresi, la parola sarà data anche al pubblico che sarà invitato ad intervenire con i propri ricordi.
“Intorno alle cappelle e agli oratori – ci ha spiegato la stessa Nasi- c’era una forte vita di comunità, fatta di preghiere, ma anche di momenti di festa e di incontro. Non sono mancate le contese sui santi fra le varie borgate, ma comune a tutti era l’impegno per tenere viva la tradizione e anche lo sforzo concreto per la manutenzione. L’obiettivo, che va oltre questo incontro, è quello di farle riscoprire agli andoresi ed ai turisti, creando degli itinerari di visita che in parte abbiamo già sperimentato con successo con la “Camminata fra gli Ulivi” e il “Presepe Vivente” che hanno valorizzato le Cappelle di Conna, Garassini e Duomo”.
La rassegna proseguirà l’8 Marzo, alle ore 17 e 30, con “La Valle degli oleandri. Il mondo agricolo andorese ieri e oggi”, dedicato all’evoluzione della cultura contadina ed il 29 Marzo, con un viaggio fra fotografie e cartoline dal titolo “Andora nei libri di Marino Vezzaro”, tributo al grande lavoro di testimonianza e di raccolta di materiali realizzato dal fotografo andorese, fonte preziosissima per tutti gli appuntamenti di “Storie Andoresi”.
“I libri di Vezzaro sono stati uno strumento prezioso – conclude la Nasi- per ricostruire l’immagine dell’Andora di un tempo ed era doveroso riconoscere l’alto valore del suo lavoro con un appuntamento tutto dedicato a lui, al suo lavoro e alle sua raccolta di foto e cartoline”.
CLAUDIO ALMANZI