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Gli studenti genovesi imparano a non sprecare 

Gli studenti genovesi imparano a non sprecare 

Il progetto ha visto coinvolti gli alunni della scuola De Amicis, della Papa Giovanni XXIII della scuola primaria di via Fabbriche e della Grillo

Nel corso dell’anno poi più di 400 loro compagni si confronteranno con il tema dello sviluppo sostenibile e del rispetto dell’ambiente in una serie di incontri programmati.

L’iniziativa è gestita in classe dai divulgatori di “Pleiadi – science farmer” e rientra nel progetto Tigotà Educational.

Lo spreco è tra le maggiori cause di inquinamento dell’ambiente. Vivere in maniera ecosostenibile è sinonimo di riduzione degli sprechi, riduzione dei consumi, riciclo e riutilizzo. Le conseguenze ambientali dello spreco sono delle impronte che lasciamo sul pianeta Terra: un consumo eccessivo delle risorse naturali, una maggior produzione di CO2 e metano e una sempre più avanzata crisi idrica.

Spesso non si pensa alle conseguenze dei piccoli gesti che si fanno nella vita quotidiana, l’obiettivo è invece prenderne coscienza attraverso l’esperienza sin da piccoli.

Gli alunni genovesi dunque imparano attraverso il gioco e soprattutto con un’attività esperienziale tattile e visiva il vero significato della parola spreco.

Tutto parte dalla carta. Per la precisione da 1 kg di carta.

Se buttiamo via 1 kg di carta normalmente siamo portati a pensare che abbiamo buttato via solo quello.

E invece no, c’è una complessa catena.

I bambini imparano che se gettano nella spazzatura la carta e non la riciclano, si butta via molto di più: dietro quella carta c’è un’industria cartiera, e ancora prima un taglio di legno, l’utilizzo del carburante per il trasporto e dell’energia per il trattamento e la trasformazione, l’usura delle macchine, l’impiego di acqua e molto altro.

Un puzzle per capire il significato di economia circolare attraverso la catena della carta, un quiz sulle buone abitudini contro l’inquinamento, la costruzione di “zaini ecologici” (format WWF) e un un gioco, durante il quale ogni bambino si renderà conto di quanta acqua consuma al giorno e di quanta potrebbe risparmiarne con un po’ di attenzione. Sono questi gli ingredienti per far crescere con consapevolezza e attenzione per l’ambiente gli adulti di domani.