Non solo sindaci di sinistra ed estrema sinistra, come il palermitano Leoluca Orlando e il napoletano Luigi De Magistris.
Se in Liguria il governatore Giovanni Toti (Forza Italia) si era già espresso a favore del Decreto Salvini, oggi anche i governatori del Pd, il toscano Enrico Rossi e il calabrese Gerardo Mario Oliverio, hanno annunciato di essere pronti a presentare un ricorso contro la legge su sicurezza e immigrazione, approvata dal Parlamento e promulgata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sicurezza, Toti bacchetta sindaci sinistra e sta con Salvini: pone ordine nel disordine
“Legge da stoppare – ha dichiarato su Fb il governatore calabrese del Pd – promuoveremo, insieme ad altre Regioni, tutte le azioni utili contro una legge che vìola diversi trattati internazionali sui diritti umani e i principi fondanti la nostra Costituzione. Siamo pronti a rivolgerci alla Corte Costituzionale. Inoltre, per concretizzare il nostro impegno, abbiamo deciso di finanziare con 1 milione di euro la legge regionale 18/2009, una legge che non era stata mai finanziata prima, che prevede l’accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e lo sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità locali”.
Oggi anche il governatore toscano del Pd ha annunciato che farà ricorso alla Corte Costituzionale “con una delibera che sarà approvata nella seduta di giunta di lunedì prossimo” confermando il pieno sostegno alla protesta dei sindaci di sinistra: “Fanno bene a ribellarsi ad una legge disumana che mette sulla strada, allo sbando, decine di migliaia di persone che così diventano facile preda dello sfruttamento brutale e della criminalità organizzata, aumentando l’insicurezza”.
“Roba da matti – ha commentato su Fb il ministro dell’Interno Matteo Salvini replicando al governatore Rossi – ci sono 119mila toscani (pari a 53mila famiglie) in condizioni di povertà assoluta, si contano quasi 22mila domande per ottenere una casa popolare in tutta la Regione, si registra una sanità criticata da medici e utenti per le liste d’attesa, i tagli e i turni di lavoro massacranti. Eppure il governatore sinistro annuncia un ‘ricorso’ contro il Decreto sicurezza, una legge che dà più legalità, risorse e strumenti agli amministratori locali. Lui pensa ai clandestini, noi agli italiani”.
“Con la Legge Salvini – ha aggiunto su Fb il viceministro genovese Edoardo Rixi – più diritti per chi fugge veramente dalle guerre. Stop all’immigrazione clandestina e ai finti profughi. Più controllo, più sicurezza. Abbiamo mantenuto l’impegno con gli italiani e non arretreremo di un millimetro. I promotori dell’invasione se ne facciano una ragione. Il Decreto Sicurezza è legge dello Stato. Abbiamo mantenuto gli impegni con gli italiani. Rispetto per gli italiani”.