SAVONA. 24 GIUG. Venerdì 2 luglio a Savona si svolgerà un appuntamento artistico davvero speciale, nell’ambito della rassegna “Vetrine d’Artista”, presso la sede della Banca Carige (ex Carisa) di Corso Italia a Savona. Si tratta di una personale dedicata al grande Ligustro. E’ stata l’ instancabile esperta e critica d’arte Silvia Bottaro a curare questa importante esposizione dedicata al Maestro Giovanni Berio (in arte Ligustro). Ad ideare l’evento, insieme alla curatrice, sono stati gli appassionati soci ed artisti della benemerita Associazione “Aiolfi”, che hanno fortemente voluto presentare alla Città di Savona l’arte, raffinata ed intensa, di Ligustro. Le opere saranno visibili presso la sede della Banca Carige, fino al 3 agosto. L’ inaugurazione è in programma il 2 luglio alle ore 10.
“Le sue incisioni – spiega la dottoressa Bottaro, curatrice della mostra dedicata al Maestro- creano davvero un mondo di poesia. Sue opere sono, o sono state, esposte a Berlino e Bruxelles, tra le altre città, oltre ad un grande nucleo conservato presso la Biblioteca civica di Imperia. Importanti e pregiati lavori si trovano presso il Museo Chiossone di Genova, l’Archivio Centrale dello Stato a Roma e la Fondazione Mario Novaro di Genova. Il suo lavoro, così intenso, particolare, cospicuo, ha, certamente, contribuito a rafforzare i legami tra l’ Italia ed il Giappone”.
Il Maestro Ligustro lo avevo incontrato l’ ultima volta nel suo studio ad Imperia. “ Sono un autodidatta- ci aveva detto Ligustro- disegno e dipingo da sempre. All’età di 63 anni mi sono dovuto ricostruire una nuova vita. Dopo una esistenza dedicata al lavoro, nel quale, ora capisco, avrei dovuto spendermi di meno, per gestire costruzioni di impianti di lavorazione dell’olio nel Mediterraneo, ed in conseguenza di un brutto infarto, mi sono trovato a ricominciare da capo. Ricordo che ero fra la vita e la morte, quando nel momento di massima crisi fisica ho visto scorrere nella mia mente tanti colori. Potrei anche pensare di essere finito in un’altra dimensione tanto è stata intensa quella visione”.
E’ forse proprio da questo che nacque in lui il grande amore per il colore, tanto che alcune sue creazioni sembrano proprio un omaggio alla grandezza del colore. “ Da quel momento – ci disse- è ricominciata per me una nuova ed importante opportunità volta alla riscoperta dei valori di semplicità e di amore per la vita con l’obiettivo di dare gioia, oltre che a me stesso, anche a chi ne fosse interessato”.
Ligustro nacque ad Imperia nel 1924, si dedicò dal 1986 esclusivamente allo studio e alla pratica della xilografia policroma giapponese e delle sue tecniche “Nishiki-E” in uso nel Periodo Edo, con la quale realizzò bellissimi esemplari stampati a mano con antichi metodi artigianali su preziose carte prodotte ancora oggi in Giappone.
“Ligustro è considerato -ci spiega il noto editor e collezionista Armando D’Amaro- il più grande incisore europeo di xilografie policrome secondo la tecnica giapponese. Le sue opere sono un tripudio di colori. La sua capacità più grande fu quella di sapere trasmettere, con serenità e saggezza una cultura antica così lontana da noi. Insomma è riuscito davvero a trovare un equilibrio ideale tra Oriente ed Occidente”.
Ligustro fu maestro nella tecnica Ukiyo-e, fiorita in Giappone dal 1600 al 1800, e recepita anche in occidente, specie a livello figurativo e iconografico dall’ impressionismo al liberty. In Giappone era una lavorazione collettiva che, dal disegno all’ incisione del legno e alla colorazione realizzava stupende stampe policrome. Ligustro l’ha riformata modificando tecnica e strumenti, trovato materiali nuovi. Il maestro era in grado di realizzare stampe con una gamma infinita di colori. Realizzava pochissime tirature delle sue opere, spesso solo quattro, che non vendeva, ma teneva per sé ed i suoi figli, disinteressandosi al denaro.
Il Maestro concluse l’ incontro riflettendo sul fatto che le sue opere non potevano avere prezzo. A quanto avrebbero potuto essere cedute tenuto conto dei mesi di lavori che ognuna aveva richiesto ?. I temi che più interessarono Ligustro furono la luce, la vita, la felicità, l’amicizia, la famiglia e la sua armonia, l’educazione e la cultura, la natura e la bellezza femminile.
Bene hanno fatto dunque la “Aiolfi” e la Bottaro a volere ricordare e celebrare, attraverso questa mostra savonese, la figura dell’ illustre artista ligure di fama e livello internazionale.
CLAUDIO ALMANZI