SAVONA. 12 FEBBR. Il 2023 per il grande Maestro dell’ Arte Povera Giuseppe Penone inizierà con una grande mostra a Roma: si tratta di “Gesti Universali” a cura di Francesco Stocchi. La mostra aprirà una serie di grandi eventi espositivi che proseguiranno poi con due altre importanti mostre allestite nella Galleria Borghese e dedicate a Dosso Dossi ed a Rubens.
“Un dialogo in più tempi sulle modalità di rappresentazione della natura- spiega Francesca Cappelletti direttrice della Galleria Borghese- tra pittura e scultura, in un percorso di approfondimento dedicato a tre figure pionieristiche della storia dell’arte. Il percorso del 2023 di Galleria Borghese ha come cardine lo sguardo da lontano: Roma e l’Italia viste dagli artisti stranieri: un viaggio fondamentale alla scoperta del patrimonio culturale italiano e della collezione Borghese in particolare, le opere che qui custodiamo, studiamo e valorizziamo”.
La mostra dedicata a Penone verrà inaugurata il 14 marzo e resterà aperta fino al 29 maggio. L’esposizione si snoderà dai Giardini segreti, per attraversare poi gli ambienti stupendi della Villa e del parco per fare in modo che venga messa in luce ai visitatori la bellezza e la reciprocità che esistono fra il museo ed il parco in uno scambio ed un rapporto che ha ispirato in passato ed ancora oggi ispira tanti artisti.
Nato nel 1947 a Garessio, in provincia di Cuneo, Penone, che vive e lavora a Torino, è uno degli esponenti più influenti dell’Arte Concettuale e dell’ Arte Povera. Già in occasione della sua mostra d’esordio nel 1968 a Torino, al Deposito d’Arte Presente, suscitò l’interesse della critica e l’apprezzamento degli amici artisti Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto. Presentò opere realizzate con i più diversi materiali: cera, legno, piombo, rame, pece, utilizzando anche gli elementi naturali, al fine di esplorare le possibilità di interazione tra uomo e natura. Presente nei più grandi Musei d’Arte del Mondo Penone non ha mai abbandonato la sua geniale intuizione iniziale basata sul rapporto inscindibile tra uomo e natura che espresse pienamente nella straordinaria “Alpi Marittime”. Più volte presente a Kassel (Documenta) e Venezia (Biennale) nel 2014 si è aggiudicato il prestigioso Premio Imperiale, considerato un vero e proprio Nobel della Scultura.
La mostra alla Galleria Borghese avrà luogo nei giardini e in una parte delle sale ubicate al piano terra, dove è maggiore l’osmosi tra esterno e interno, tra parco e villa.
CLAUDIO ALMANZI