Esperti del Gruppo Bureau Veritas Italia verificano e certificano le “materie prime” dell’agroalimentare. La pasta italiana ha il bollino di qualità su tutto il grano di importazione.
Il piatto di pasta italiano, conosciuto e sempre gradito, è il prodotto di un grano italiano di qualità. Oggi però la produzione nazionale di questo cereale è insufficiente a soddisfare la domanda del nostro paese, perciò lo si importa dal Canada e dagli Stati Uniti, per poi miscelarlo al quello italiano.
A causa dell’emergenza sanitaria e la pressione sull’industria agroalimentare italiana, la qualità è in maggior misura la parola d’ordine. Per questi fattori il Gruppo Bureau Veritas Italia ha rafforzato il suo presidio sui porti e sul settore marittimo, predisponendo veri e propri “Emergency team” dedicati ai controlli nelle stive delle navi destinate al trasporto del grano e di prodotti come mais, soia, riso, crusca, avena, ma anche leguminose e oli vegetali importati attraverso i porti nazionali.
L’Italia ogni anno importa circa 20 milioni di “materie prime” dell’agroalimentare che richiedono controlli e garanzie accurati sia sulla qualità che sulla quantità. Gli ispettori di Bureau Veritas, a fronte dell’emergenza virus, stanno svolgendo un’attività di verifica sulle 24 ore giornaliere in parallelo con organi dello Stato come il Corpo Forestale, i funzionari preposti all’anti-frode e quelli della Sanità marittima.
Gli sbarchi di granaglie oggi si convogliano sui porti dell’Adriatico, ma la presenza dei team di Bureau Veritas, coordinati attraverso la divisione Commodities Inspectorate Italy, è assicurata in tutti gli scali italiani sia su ingressi degli importatori, che degli esportatori, in quanto anche elemento centrale di garanzia dei contratti.
«Bureau Veritas – puntualizza Tomaso Migliaccio, Managing Director della divisione – interviene sull’intera filiera alimentare attraverso verifiche specifiche anche sul food per vendita al dettaglio e sul comparto bio (nel quale è stata di recente acquisita QCertificazioni), verifiche rese più efficienti dal controllo all’origine sulle materie prime importate attraverso la nostra rete capillare di ispettori e laboratori, e alla nostra capacità di intervenire su qualsiasi tipo di vettore come navi, camion, treni o di depositi».
Gli ispettori di Bureau Veritas hanno anche intensificato in modo decisivo l’attività di sorveglianza sulla qualità dei carburanti ad uso navale, che deve rispondere alle nuove normative internazionali in tema di riduzione del contenuto di zolfo in essi presente.
Questa attività di verifica ha assunto in questi giorni un particolare valore strategico proprio per garantire la continuità nel flusso di import delle materie prime, indispensabile per assicurare gli approvvigionamenti al settore agroalimentare e delle merci in genere. ABov