Lunedì prossimo alle 16 il Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi ospiterà la cerimonia di consegna del Grifo del Comune di Genova a Walter Arnold, scultore americano che, dal 2010, guida AFIMS (American Friends of Italian Monumental Sculpture), organizzazione non profit dedicata a preservare e promuovere il Cimitero di Staglieno.
Walter Arnold riceverà dalle mani del sindaco Marco Bucci l’onorificenza che intende premiare il lavoro di un’associazione che, grazie alla collaborazione con il Comune di Genova e la Soprintendenza ligure, ha realizzato dal 2013 il restauro di quindici sculture del cimitero: cinque all’aperto, nel reparto dei protestanti, e dieci nel porticato inferiore, il cosiddetto Quadrilatero.
Tra queste sculture occorre ricordare almeno due capolavori assoluti: la famosa statua di Caterina Campodonico, opera di Lorenzo Orengo, e la tomba Bauer di Leonardo Bistolfi. Spicca inoltre la notevole qualità delle Tombe Whitehead e Bentley, pure di Lorenzo Orengo; Casella e Carpaneto, di Giovanni Scanzi; Pozzo Debarbieri, di Luigi Brizzolara, e Grosso Bonnin, di Eugenio Baroni.
«Un grande giorno – ha spiegato oggi l’assessore ai Servizi civici, demografici e cimiteriali Matteo Campora – per dire grazie a Walter Arnold. Attraverso la sua passione e il suo impegno ci ha costantemente ricordato che la nostra città ha un gioiello prezioso da custodire con attenzione e cura. Per questi motivi l’Amministrazione comunale ha voluto insignire l’amico Walter Arnold dell’onorificenza del Grifo, il più alto riconoscimento della città di Genova».
La scelta dei monumenti sui quali intervenire viene effettuata di concerto con i Servizi Civici del Comune e la Soprintendenza: le operazioni sono realizzate sotto la stretta sorveglianza dei tecnici del Mibact, che ne indirizzano modalità e fasi fin dalla fase progettuale, prima che l’opera venga affidata a restauratori accreditati e di provata esperienza, selezionati attraverso apposite e rigorose selezioni (sono state finora coinvolte otto diverse ditte di restauro genovesi e liguri).
A differenza di molti altri sponsor e promotori di analoghe iniziative, l’azione di AFIMS non si limita a finanziare solo i restauri, ma con intelligenza prosegue nel tempo, attraverso periodici e costanti interventi di manutenzione, che pure, proprio perché periodicamente ripetuti, comportano oneri non indifferenti.
Dopo le prime esperienze, realizzate grazie a raccolte fondi inizialmente partite sfruttando il network di contatti costruito da Arnold durante la sua carriera (che comprende anche un intervento alla Casa Bianca), l’attività dell’associazione si è quindi estesa anche ad altri paesi come Canada, Australia, Francia, Filippine, Cile e Italia stessa: un ruolo fondamentale, dal punto vista della promozione, è infatti oggi esercitato dal sito web di AFIMS, nonché da Facebook e Instagram.
Convinto che Staglieno possieda la più bella collezione di scultura del secondo Ottocento e primo Novecento al mondo, Arnold ammette che a ogni visita non finisce di stupirsi e apprezzare meraviglie mai viste prima e si esprime così: “This is a unique opportunity to save these irreplaceable cultural treasures for future generations. Italy has given so much to us; this is a way that we can give back”.