“Oggi la Camera ha approvato una mozione, voluta dai partiti che appoggiano il Governo, per dire che la Gronda di Genova si farà. Bene, ma ci crederò quando vedrò aprire il cantiere”.
Lo ha dichiarato il governatore ligure Giovanni Toti, a seguito della votazione di stamane alla Camera dei deputati, dove tuttavia è stata bocciata la mozione della Lega che in sostanza chiedeva di realizzare subito l’opera, avviando il più presto possibile i lavori senza attendere ulteriori rinvii.
Gronda bloccata: altro no di Pd e M5S a mozione Lega per realizzare subito l’opera
“Troppe parole – ha aggiunto Toti – in quel documento della maggioranza dicono il contrario: apertura di tavoli, confronti, mediazioni.
Bastavano invece pochi sostantivi: la Gronda sarà realizzata secondo il progetto esecutivo esistente e già approvato, sul tracciato già libero per il cantiere da inizio anno grazie agli espropri fatti da Regione Liguria.
Ma siccome quel progetto i grillini non lo vogliono, meglio una mozione dell’avvio dei lavori.
Noi siamo disponibili a confrontarci ovunque e subito, nella speranza di non rivivere da capo i tempi dell’infinito dibattito del sindaco del Pd Marta Vincenzi, appoggiato e caldeggiato dalla giunta Burlando, i veri responsabili, prima ancora dei grillini, del blocco alla Gronda.
L’unico tavolo che ora serve è quello per firmare l’avvio dei lavori”.
Infatti, la mozione della maggioranza giallorossa, approvata stamane alla Camera e che in sostanza ha bloccato un’altra volta l’inizio dei lavori, recita: “Il Governo è impegnato ad avviare i lavori per la realizzazione dell’opera secondo soluzioni condivise, mantenendo aperto un confronto con tutti gli interessati e le forze politiche, avendo come imperativi categorici la sicurezza delle infrastrutture, il miglioramento della viabilità complessiva e la funzionalità dell’opera rispetto alle esigenze di rilancio del sistema produttivo e portuale del territorio secondo modalità ecocompatibili”.