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Gronda di Genova, Sanna attacca Salvini e difende campo nomadi Bolzaneto

Vicepresidente del consiglio regionale Armando Sanna (Pd)

“La situazione legata alla Gronda di Genova si fa sempre più nebulosa. Il ministro del Mit Matteo Salvini nella sua recente visita ha, come da copione, scaricato le colpe su altri, dimenticandosi dei proclami del dicembre del 2022 quando si parlava di lotto zero e in realtà una serie di date mai confermate con gli atti e nemmeno nel cronoprogramma”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale del Pd Armando Sanna (vice presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria).

“L’opera – ha aggiunto Sanna – è ferma al palo e lui continua a promettere qualcosa che non si realizza.

Contestualmente è arrivata la parziale ammissione del viceministro del Mit Edoardo Rixi che l’opera è costosa e ha bisogno di uno studio differente.

Tutto questo in una situazione in cui non si ha conoscenza della fattibilità reale dell’opera e in cui l’aumento dei costi è solo uno dei problemi.

C’è una valle, la Valpolcevera, dove stiamo assistendo da tempo ad espropri, abbattimenti, cambi di viabilità dalla sera alla mattina senza che i residenti sappiano nulla e, da ultimo, lavori per lo spostamento del campo sinti di Bolzaneto, nell’assenza di un confronto per il superamento del campo, senza alcuno spirito di condivisione e di collaborazione per il rispetto dei cittadini (e per gli stessi abitanti del campo) e di mitigazione delle ricadute sul territorio, quando l’obiettivo comune dovrebbe essere quello di chiudere definitivamente la stagione dei campi, prendendo esempio da positive esperienze italiane ed europee.

Una gestione, ribadisco, senza conoscere le sorti di un progetto che oggi ha certamente più dubbi che certezze e che, oltre a privare Genova e Liguria di un’infrastruttura fondamentale, mette a disagio e in difficoltà estrema i cittadini dell’intera Valpolcevera”.