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Gronda, Toti: Pd pensa ad alleanza con M5S e poltrone piuttosto che al bene dei liguri

Governatore ligure Giovanni Toti (foto d'archivio)

“Il Pd ha già sacrificato la Gronda sull’altare dell’alleanza con il Movimento Cinque Stelle. E’ evidente che per loro sia più importante ‘l’alleanza delle poltrone’ raccogliticcia e improbabile, che il bene dei liguri e lo sviluppo del nostro territorio”.

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Lo ha dichiarato oggi il governatore ligure Giovanni Toti, commentando il ritiro da parte del Partito democratico di un’interrogazione del consigliere Valter Ferrando (Pd) che sollecitava la giunta a inserire la Gronda di Genova tra gli interventi ritenuti prioritari per la Liguria.

“Credo che il Pd – ha aggiunto Toti – dovrebbe provare a spiegare ai liguri perché, da paladini della Gronda, oggi hanno ritirato la loro interrogazione.

Delle due, l’una: o sono particolarmente soddisfatti del nostro lavoro o già si sono arresi al futuro e scomodo alleato, promotore della decrescita felice e contrario ad ogni possibile sviluppo di questo territorio.

Questa marcia indietro ha il forte sapore amaro del primo di una lunga serie di ‘scambi’ a cui assisteremo nei prossimi mesi tra queste due forze politiche, tenute insieme da un unico collante ovvero la smania di potere e di poltrone che si sono spartiti a Roma e che vorrebbero spartirsi anche in Liguria.

Questo è un segnale pessimo, che non ci fa assolutamente ben sperare per il futuro di quest’opera.

Certamente non abbiamo bisogno delle sollecitazioni del Pd per portare avanti con ogni strumento possibile la ferma volontà di realizzare la Gronda autostradale.

Come Regione abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere fare e, per quanto ci riguarda, i cantieri possono aprire anche domani. È evidente che le rassicurazioni del ministro Paola De Micheli (Pd) non ci bastino essendo state subito smentite dai suoi alleati grillini.

Vogliamo i fatti e speriamo che quando verrà a Genova per l’inaugurazione del Salone Nautico possa portare segnali concreti e non parole”.