Sono undici le persone attualmente indagate in relazione al crollo della gru che, nel novembre scorso, ha colpito una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) in via Chiodo, nel quartiere Castelletto di Genova. L’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Giuseppe Longo con l’aggiunto Francesco Pinto, coinvolge montatori, fornitori, certificatori e vertici dell’impresa che aveva noleggiato il macchinario.
Indagini e motivazioni
L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto tecnico che consente a tutte le parti coinvolte di nominare un proprio consulente per partecipare alla perizia tecnica. Secondo le prime ipotesi degli investigatori, il crollo potrebbe essere stato causato dalla mancata manutenzione della gru. Già immediatamente dopo l’incidente, gli ispettori della ASL3 avevano emesso una contravvenzione per violazioni alle norme di sicurezza.
Il pubblico ministero ha richiesto una consulenza tecnica per determinare con precisione le cause del disastro. L’esperto incaricato dovrà valutare diversi aspetti, tra cui: eventuali difetti di progettazione o costruzione del macchinario; la presenza di vizi preesistenti non accertati; possibili errori nell’installazione o mancanza di verifiche adeguate dopo il montaggio; condizioni di carico eccessivo rispetto ai limiti ammessi; errori di utilizzo o altre criticità operative.
Stato attuale e conseguenze
A dieci giorni dalla rimozione della gru, sono iniziate le operazioni di riasfaltatura della strada in via Chiodo. Nel frattempo, i 93 anziani che erano stati evacuati dalla struttura subito dopo il crollo rimangono ospitati in altre strutture assistenziali. Le autorità locali e i familiari delle vittime del disastro continuano a monitorare l’evolversi delle indagini per garantire giustizia e sicurezza futura.
L’incidente ha sollevato importanti interrogativi sulla sicurezza delle attrezzature impiegate nei cantieri urbani e sulle procedure di manutenzione e verifica. Le conclusioni della perizia tecnica saranno determinanti per accertare le responsabilità e prevenire tragedie simili in futuro.
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