Il Gruppo Pacorini e TRI S.p.A vuole creare, il più grande e moderno silos d’Europa per la lavorazione del caffè verde.
Il nuovo silos sarà costruito su un area di 100mila mq. L’area, un tempo, era destinata allo stoccaggio e alla lavorazione del carbone. Le moderne attività di logistica e project cargo opereranno nella nuova area.
L’avvio di Vado Gateway sta portando a una progressiva e radicale trasformazione del tessuto produttivo di Vado Ligure e delle zone retro portuali. Queste aree, per decenni erano utilizzare per attività chimiche, energetiche e industriali, molte delle quali oggi cessate o delocalizzate.
«Il recupero e la riqualificazione delle aree retro portuali, permettono di creare nuove opportunità di sviluppo per il territorio, con positive ricadute per Vado Ligure e zone limitrofe» – commenta Gerardo Ghiliotto, amministratore delegato di Tri spa.
Il nucleo del doppio progetto di Pacorini Silocaf, controllato del Gruppo Pacorini dal 2001, gestisce l’ interporto di Vado Ligure. Questo è il maggior deposito di caffè verde in Italia. Tri spa, è partecipata dallo stesso Gruppo Pacorini e da imprenditori locali liguri nel settore della logistica e portualità che ha acquisito le aree in questione.
«Nel 2020 per effetto della pandemia, l’intero settore del consumo fuori casa “horeca” (hotellerie- restaurant-café) è stato fortemente colpito, con ripercussioni economiche negative su tutta la filiera legata al settore caffeicolo. – Afferma Riccardo Marchesi, amministratore delegato di Pacorini Silocaf srl. – Pacorini Silocaf ha messo in atto strategie volte a prevenire e mitigare gli effetti potenzialmente negativi derivanti dall’emergenza pandemica potendo contare anche in questa fase difficile per tutto il settore del caffè del supporto ricevuto dalla Banca Carige» . ABov