Si è svolto oggi pomeriggio a Genova manifestazione e corteo “Guerra e pandemia, stessa strategia” contro il green pass obbligatorio, l’obbligo vaccinale e per dire “No alla guerra!”.
L’appuntamento era per le 15.30 in piazza della Vittoria. Alle 16.30 è partito il corteo che è stato aperto dallo striscione “Nessun aiuto ai nazisti”.
Il corteo da piazza della Vittoria ha percorso tutta via XX Settembre per giungere in piazza De Ferrari, dove, intorno alle 17 davanti a Palazzo Ducale ci sono stati degli interventi.
“Chiedono la ‘pace’, ma vogliono il deserto. Se non fosse bastata l’esperienza dei decenni trascorsi – si legge sul canale Telegram di Libera Piazza Genova che ha organizzato l’evento – le assurdità di questi ultimi due anni dovrebbero aver chiarito a tutti quanto i nostri governanti tengano al nostro futuro, alla nostra salute, alla nostra stessa esistenza. Possiamo ancora fidarci di loro?
Non possiamo farlo né quando impongono restrizioni che rendono l’Italia un’immensa caserma, né quando da questa caserma vorrebbero farci uscire incolonnati per sostenere la guerra contro il nuovo nemico, non più ‘invisibile’.
I popoli vogliono la pace, i popoli vogliono lavorare assieme per costruire un mondo diverso, fondato su una prosperità condivisa e su una rinnovata libertà. I popoli non vogliono la guerra, non vogliono più saperne di privazioni, di divisioni incentivate ad arte, di drammatiche crisi economiche e sociali.
Il 12 marzo uniamoci quindi alla manifestazione nazionale promossa da numerose associazioni, coordinamenti, movimenti e partiti per chiedere la pace vera, quella che si instaura rimuovendo le cause della guerra.
La guerra che stanno cercando di imporci si prefigura con le medesime modalità della gestione dell’emergenza pandemica: il governo ha deciso una verità, gli italiani sono chiamati a credere e magari combattere materialmente, in spregio all’art. 11 della Costituzione.
Diciamo no alla condotta bellicista del governo Draghi, rifiutiamo gli aumenti del costo della vita immotivati causati da sanzioni e speculazione, lottiamo per conquistare un futuro democratico per l’Italia!”