A poche ore dall’arrivo a Genova del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la commemorazione di Guido Rossa all’ex Ilva, agenti della Digos stamane hanno scoperto alcune scritte con insulti contro il sindacalista barbaramente assassinato dalle BR il 24 gennaio 1979 e inneggianti ai terroristi delle Brigate Rosse.
La scoperta è stata fatta in salita Santa Brigida, nel Centro storico, dove l’otto giugno 1976 fu compiuto il primo omicidio di un magistrato da parte delle Brigate Rosse. Furono uccisi a colpi di mitraglietta Skorpion il procuratore generale Francesco Coco e gli uomini della scorta, Antioco Deiana e Giovanni Saponara.
“Guido Rossa infame” è una di queste scritte fatta con vernice bianca e comparsa sul muro dell’edificio che si trova nei pressi della targa che ricorda l’eccidio brigatista.
L’altra è: “Mara Cagol, Tino Viel, Gianfranco Zoia vivono”.
Secondo gli investigatori, che hanno già acquisito le immagini delle telecamere della zona, i responsabili hanno agito la notte scorsa.
Tornano i compagni che sbagliano. Stella a 5 punte: Battisti libero. E Saviano tace
Una Stella a cinque punte, simile a quella delle BR, era comparsa il mese scorso su uno striscione a Roma in occasione della cattura del terrorista rosso e pluriomicida Cesare Battisti.