Hydrocarbot, lo “spazzino del mare”, un robot in grado di filtrare l’acqua trattenendo gli olii, il gasolio e le benzine per renderli riutilizzabili, sarà presto messo alla prova nella baia di Recco. I quattro ex studenti dell’Istituto Liceti di Rapallo, che avevano progettato e creato il prototipo, dopo aver vinto le Olimpiadi nazionali di robotica del 2019, ora si sono aggiudicati il terzo posto europeo nel concorso Lions “Young Ambassador”.
La competizione è stata organizzata dal Lions Club International, il progetto Hydrocarbot ha rappresentato l’Italia e conquistato il podio subito dopo Irlanda e Belgio. «Il Comune di Recco è attento a simili progetti innovativi, pensando al futuro dell’ambiente – hanno commentato il sindaco Carlo Gandolfo e l’assessore all’ambiente Edvige Fanin – con l’utilizzo Hydrocarbot nel nostro mare intendiamo dare una risposta tangibile al problema che gli idrocarburi arrecano alle acque e sulla costa.
L’iniziativa si inserisce in una più ampia operazione di promozione dei comportamenti virtuosi, di lotta contro l’inquinamento ed educazione al rispetto del mare e dell’ambiente attraverso lo sviluppo di strumenti educativi rivolti ai più giovani.»
L’attività dei giovani studenti di Be-Inn (nome della start up dei quattro studenti) è decollata a seguito della sottoscrizione del protocollo d’Intesa fra l’amministrazione di Recco e la sezione di Genova dell’Istituto Nazionale di BioARchitettura INBAR. ABov