E’ uno dei negozi storici della nostra città, una presenza che dura da un secolo e mezzo e che ha portato stoffe, biancheria ed arredi nelle case di moltissimi genovesi.
Stiamo parlando di Giglio Bagnara, magazzino che sorge nel cuore di Sestri Ponente, sulla famosissima via pedonale che porta il nome della delegazione.
Per celebrare il significativo compleanno, la ditta ha presentato sabato 19 ottobre, un libro ed una serie di oggetti per la casa in edizione limitata, primo dei molti eventi in programma, non solo per celebrare il successo dell’azienda, ma anche per dare una speranza a questa città, ferita in modo indelebile dal crollo del ponte nell’agosto scorso.
Eventi allora che vogliono testimoniare come Genova sia unita e viva nonostante il dolore sempre presente, ma con la grande voglia di andare avanti e di affermarsi nei differenti settori della vita civile.
Era il 1993 quando Emanuele Luzzati disegnava un mezzaro, telo quadrato di origine orientale adatto a più utilizzi, che Giglio Bagnara distribuiva con enorme successo di pubblico. Oggi, a distanza di anni, entrano in produzione tre nuove opere di artisti di chiara fama che celebrano l’importante traguardo dell’azienda. “Palasso Bagnea”, “Macaia” e “Portu de Zena” sono rispettivamente i titoli delle opere di Ines Paderni, Paolo Bonfiglio e Caterina Italiani, che si sono cimentati in temi molto genovesi cari al pubblico locale ma anche ai turisti.
Il primo celebra appunto il Palazzo Bagnara, sede dell’azienda, unito all’albero della vita, mentre il secondo propone il noto clima ligure attraverso la flora e fauna locali uniti a simboli stilizzati della nostra regione.
Da ultimo, il porto di Genova, con incastonato il Palazzo Lomellini di Giglio Bagnara e, accanto a questi, il tramonto sul mare, simbolo di Sestri Ponente.
Al fine di sottolineare l’uscita dei prodotti esclusivi, l’editore SAGEP ha prodotto un libro a firma di Claudio Cabona, che racconta la città di Genova vista dagli occhi dell’azienda, che attraverso il tempo ha notato i profondi cambiamenti umani e sociali che hanno attraversato il capoluogo. Una storia unica ed interessante che merita di essere scoperta ed apprezzata.
Roberto Polleri