Alassio. Uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alassio, coadiuvati dai Carabinieri Forestali della Stazione di Albenga hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, un italiano di anni 35, celibe, censurato, artigiano operante nella raccolta di materiale ferroso attraverso ditta individuale in proprio, abitante nella provincia di Savona.
A suo carico sono emersi indizi di reità in quanto, nel corso di controlli di “su strada”, trasportava, su mezzo della sua ditta, kg 600 circa di metalli, in grossa parte costituiti da oggettistica sacra di vario tipo e rivestimenti tombali in ottone e rame, provenienti da aree cimiteriali.
Gli accertamenti avviati nell’immediatezza del controllo permettevano di appurare il mancato possesso della prescritta documentazione attestante la regolarità del trasporto del “carico” e, allo stesso modo, la provenienza dell’oggettistica e componentistica di cui si è sopra accennato.
Nello stesso quadro investigativo emergeva, inoltre, che l’uomo aveva attivato e gestito – all’interno di un appezzamento di terreno di 1000 mq. nell’entroterra di Albenga – un centro abusivo di raccolta rifiuti, anche pericolosi, dove conferiva il materiale raccolto.
Alla luce delle prime risultanze investigative emerse all’artigiano sono state contestate le ipotesi di reato riguardanti la violazione ai reati di: ricettazione (art. 648 c.p.) e di attivazione di un centro di raccolta di rifiuti senza autorizzazione, sanzionato da una specifica norma di legge che tutela l’ambiente (art. 256 D.LGS 152/2006 Codice Ambiente). Tutto il materiale e l’area in argomento sono stati sottoposti a sequestro penale.
Il materiale in questione è attualmente custodito nei locali della Compagnia Carabinieri di Alassio. Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alassio volti a stabilire la provenienza del “carico” sequestrato, in particolar modo l’oggettistica e componentistica di rame e ottone che, per la loro specificità e caratteristiche esteriori, provengono da aree cimiteriali o da luoghi di culto. Al vaglio degli inquirenti, sono ora le attività illecite come, ad esempio, la commissione di azioni furtive perpetrate presso camposanti o altri luoghi di culto ovvero di denunce sporte presso uffici di polizia anche al di fuori degli ambiti regionali. Tutto il materiale in sequestro potrà essere visionato da tutti coloro che sono stati “vittime” di furti di oggetti e componenti di tipo e genere sopra indicati, recandosi presso la Compagnia Carabinieri prendendo, preventivamente, accordi col personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Alassio.