Coronavirus. Realtà e virtuale, i fratelli Bennato le cantano all’Italia. “Canzone nata per caso, dopo un tour saltato e un appuntamento mancato”.
Roma – “La realta’ e’ tutta in questa stanza/nella rete che annulla ogni distanza/la realta’ e’ fuori dal balcone/nella rete che diventa una prigione/…/La realta’ e’ tutta da rifare/e’ la vita che non si puo’ fermare/e che canta la sua ribellione”.
Parole e musica di Eugenio ed Edoardo Bennato. L’occasione e’ la reclusione dovuta al coronavirus, il risultato e’ ‘La realta’ non puo’ essere questa’, un inedito che mette insieme la musica in stile Edoardo Bennato, una emozionante ballata acustica accompagnata dalla fidata armonica, e le parole di Eugenio che fotografano il momento attuale, fatto di realta’ virtuale e soprattutto di balconi quali unico modo per cercare di ridurre le distanze, oggi che le distanze vanno invece rispettate rigorosamente.
“È stato un fatto casuale” a far nascere questo singolo, spiega Edoardo in una intervista, doppia con Eugenio, all’agenzia Dire. “Dovevo iniziare un tour ai primi di marzo”, quindi prima dell’inizio del lockdown, “invece ci siamo ritrovati chiusi in casa”. Con l’immancabile chitarra acustica e l’armonica, “con un finto inglese ad accompagnarla”, cosi’ “e’ nata questa ballata, questo testo bellissimo che parla della realta’ e in generale dei pericoli che si vivono”.
Scritta la musica “Edoardo me l’ha inviata a marzo. Avevamo un appuntamento saltato per un banale ritardo, ora sono passati due mesi…- spiega invece Eugenio- Mentre scorrevano le note, avevo le immagini davanti, tra queste quelle di un balcone. Le cose si creano sulla scia delle emozioni presenti. Ho mandato ad Edoardo la prima strofa, lui non mi ha risposto che vuol dire che andava bene…”. Continua Eugenio: “Indipendentemente dalla contingenza, speriamo che passi, rimane il fatto di una rete che diventa una ragnatela, che ci cattura”, anche se “ci da dei vantaggi”.
‘La realta’ non puo’ essere questa’ e’ anche un video, realizzato da una casa all’altra: i fratelli Bennato hanno cosi’ aggiunto una nuova chicca al loro repertorio (‘Vendero”, ‘Tutto sbagliato baby’, ‘Non e’ amore’, tra i tanti titoli composti insieme), che dara’ il suo contributo all’emergenza Covid-19. Infatti i proventi dei due artisti derivanti dalla canzone, saranno devoluti all’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi – Cotugno – C.T.O.) di Napoli.
<<1° maggio. Bennato: festa per antonomasia, l’anno prossimo speriamo all’aperto. Eugenio: l’arte vive di contatto, serve il feedback con il pubblico.>>
Roma – Per colpa dell’emergenza coronavirus, quest’anno con tutta probabilita’ vivremo un’estate senza musica. Un lungo blackout con l’arte iniziato gia’ a primavera con una serie di concerti/eventi live rinviati o addirittura cancellati. Tra questi, spicca sicuramente il concertone del Primo maggio, quello che ogni anno riunisce a piazza San Giovanni a Roma migliaia di appassionati che celebrano cosi’ la Festa dei Lavoratori.
In qualche modo l’evento comunque ci sara’. Anche se al chiuso
del Teatro delle Vittorie, sempre a Roma, e la sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica dove, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste dall’emergenza sanitaria in corso, ci saranno molti dei live in scaletta. Tra gli artisti che parteciperanno, loro pero’ suoneranno in collegamento, ognuno da casa propria, anche Edoardo ed Eugenio Bennato.
Questo momento fatto di distanze sociali e (per gli artisti) totale assenza di contatto con il pubblico, “puo’ essere l’occasione per ripartire con il piede giusto. È l’auspicio – spiega Edoardo all’agenzia Dire – La vita non si fermera’, l’umanita’ va avanti”, ma “dobbiamo fare tesoro di questa esperienza vissuta”.
Edoardo, insieme ad Eugenio, ha scritto ‘La realta’ non puo’ essere questa’, un nuovo singolo i cui proventi saranno devoluti all’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi – Cotugno – C.T.O.) di Napoli. “La realta’ e’ tutta in questa stanza/nella rete che annulla ogni distanza/la realta’ e’ fuori dal balcone/nella rete che diventa una prigione”, cantano i Bennato. Per Eugenio “il balcone nella storia non ha mai avuto tanta evidenza sia pratica che simbolica. Oggi il balcone e’ il
limite massimo di questa emergenza”, in cui “non possiamo toccare
le persone”, ha detto ancora Eugenio. Il quale ha evidenziato come per la situazione che si sta vivendo oggi “noi musicisti non possiamo avere una chitarra che abbia un riscontro immediato. I musicisti sono isolati, ma l’arte, la musica vive di contatto, di feedback con il pubblico”.
Il testo di ‘La realta’ non puo’ essere questa’ e’ stato scritto da Eugenio. Ad Edoardo, che ha scritto la musica, piace soprattutto un passaggio in cui parla di “‘chitarre che suonano da sole nel silenzio di nessuna festa’. La festa per antonomasia e’ quella del Primo maggio, in cui arrivano ragazzi da tutta Italia per stare insieme, per confrontarsi. Quest’anno sara’ diverso, noi partecipiamo ma ognuno dalla propria casa. Le chitarre suoneranno da sole. Il nostro auspicio e’ che l’anno prossimo la festa sara’ all’aperto, con chitarre che suoneranno all’aperto tutti insieme”.