Dagli anni ‘70 ai ‘90, l’Heavy Metal è stato la culla di molti musicisti di talento, specialmente chitarristi, che hanno infiammato i palchi e gli studi di registrazione con riff e assoli di alto livello tecnico
Il dibattito sui migliori chitarristi heavy metal mai esistiti sembra non finire mai, sebbene ormai il panorama mondiale del metal sia nettamente cambiato e l’era dei guitar hero sia praticamente finita. Nonostante sia un genere molto giovane, l’heavy metal vanta un vasto parco di musicisti entrati nella leggenda per la loro abilità nel songwriting e nella tecnica strumentale. Al giorno d’oggi il genere è diventato ancora più corale, specialmente nelle sue forme più ‘estreme’ che ultimamente scorrono sempre di più verso la fluida unione tra la melodia e l’aggressività (il blackgaze ne è un esempio lampante).
I musicisti che hanno contribuito allo sviluppo del genere però non verranno mai dimenticati, anche perché molti di loro sono ancora attivi. Se però il musicista di spicco del metal moderno è il batterista, fino ai primi del 2000 era il chitarrista ad avere i riflettori puntati su di lui. Vediamo quali sono alcuni di quelli più apprezzati, ricordandovi che su la chitarra felice potrete trovare tantissimi articoli di approfondimento sull’universo musicale.
Yngwie Malmsteen
Il virtuoso svedese non è certo famoso per la sua simpatia ma è innegabile che abbia dato molto al mondo del metal con i suoi vorticosi assoli neoclassici caratterizzati da arpeggi in sweep picking e da una plettrata alternata da capogiro. I suoi dischi sono ancora oggi ritenuti dei capolavori dell’hard ‘n heavy di stampo tecnico e hanno ispirato altri musicisti di alto livello come il compianto Criss Oliva dei Savatage, Michael Romeo dei Symphony X e Jeff Loomis degli ormai sciolti Nevermore.
Tony Iommi
I riff dei Black Sabbath sono ancora oggi tra i più granitici nella storia dell’heavy metal, nonostante ci siano tantissime band che con suoni più moderni e potenti provino ad emulare la band di Birmingham. Tony Iommi d’altronde ha praticamente ‘creato’ il sound del doom metal, con il suo lento incedere, caratterizzato da giri di chitarra potenti ed evocativi. Iommi inoltre è riuscito ad adattarsi alle esigenze del tempo, passando dal songwriting più ‘oscuro’ dei Black Sabbath del periodo con Ozzy Osbourne a quello più ‘aperto’ e ottantiano del periodo con Ronnie James Dio.
James Hetfield
Quando si pensa al chitarrista in una band metal o rock, subito si considera il ‘solista’. Ebbene, senza nulla togliere a Kirk Hammett, ma nei Metallica è il buon vecchio James che si prende la fetta di torta più grande. Un compositore di altissimo livello, capace inoltre di realizzare riff complessi e di ‘inventare’ uno stile vocale che poi verrà ripreso da una marea di altri cantanti. James Hetfield non è solo uno dei migliori chitarristi ritmici della storia, ma anche uno dei musicisti più importanti.
Marty Friedman
Dave Mustaine è un personaggio amato\odiato, ma anche i suoi detrattori non possono negare che i primi dischi dei Megadeth siano dei capolavori. Meno ‘accessibili’ dei Metallica, i Megadeth si sono distinti anche per gli incredibili assoli di Marty Friedman, un chitarrista con un sound tutto suo che lui stesso spesso definisce ‘esotico’. Tecnico, melodico e facilmente riconoscibile, Friedman è al momento una vera stella in Giappone dove vive ormai da anni.
Dimebag Darrell
Darrell Lance Abbott verrà ricordato a lungo dagli appassionati di musica metal. Spesso sottovalutato dalla critica ‘mainstream’, Dimebag Darrell è stato l’ultimo vero rivoluzionario della chitarra. Dimebag prende il sound del thrash della Bay Area e lo stravolge aggiungendo lick blues, riff sempre più pesanti e ritmiche fuori dagli schemi. Il passaggio dei Pantera dal glam metal al thrash più furibondo è una bomba atomica scagliata nelle orecchie degli ascoltatori. Ancora oggi Cowboys from Hell e Vulgar Display of Power sono considerati delle perle del Metal.
Chuck Schuldiner
Il Death Metal non è proprio uno dei generi più accessibili, d’altronde già la NWOBHM e il thrash della Bay Area possono risultare di difficile ascolto per chi non è abituato. Chuck Schuldiner con i suoi Death però ha contribuito prima a creare il suono aggressivo e catacombale del Death Metal, spostandosi poi su composizioni quasi ‘progressive’, creando tutto un filone di band tecniche tra le quali citiamo i Cynic e gli Atheist. Un chitarrista eccezionale, capace di cantare sui suoi riff complicatissimi e inventare uno stile solista che ancora oggi è inimitabile, non tanto per la difficoltà tecnica, quanto più per il feeling e la passione che scaturisce da ogni nota.