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I pm non frenano opere centrodestra. Posa primo cassone diga, Salvini cita Toti

Primo cassone nuova diga di Genova (foto d'archivio)

Genova, 24 maggio. Si è svolta oggi la cerimonia per la posa in fondo al mare del primo “cassone” della nuova diga foranea del Porto di Genova. Una grande opera da 1,3 miliardi, la più importante di quelle finanziate con i fondi del Pnrr.

Il grande parallelepipedo di cemento, alto come sette piani di un palazzo, il primo dei 93 necessari per costruire le fondamenta della diga, non è stato però affondato a causa delle condizioni del mare mosso.

Infatti, è arrivato via mare da Vado Ligure, dove è stato realizzato a tempo di record, ed è stato sistemato davanti alla diga esistente.

L’affondamento è stato rinviato alle prime ore di domani, quando si prevede che il mare sarà più calmo.

La cerimonia a Palazzo Ducale con il ministro del Mit Matteo Salvini, il viceministro genovese Edaordo Rixi e il sindaco Marco Bucci è stata affollata, ma senza tante passerelle.

In sostanza, hanno partecipato gli stessi protagonisti presenti lo scorso anno alla cerimonia per la posa della prima pietra della diga, ad eccezione del governatore ligure Giovanni Toti, agli arresti domiciliari per corruzione.

Si è ricordato di lui il ministro e vicepremier Salvini: “Ringrazio la comunità ligure che ha creduto in quella che sarà la più grande opera di ingegneria idraulica del Paese. Ringrazio Giovanni Toti che è stato protagonista del Rinascimento ligure”.

“Basta con la politica dei no e dell’immobilismo, avanti con la politica dei sì e del fare. Non possiamo perdere questa occasione. Sono 3 milioni di metri quadrati che Genova conquista sul mare” ha affermato il sindaco Bucci.

Il viceministro Rixi ha aggiunto: “Fermare i lavori equivale a fermare lo sviluppo del nostro territorio e la competitività del nostro Paese. L’opera dovrà proseguire a pieno ritmo”.

Il presidente facente funzioni di Regione Liguria, Alessandro Piana, ha fatto un accenno alla maxi inchiesta e ha spiegato: “È un momento particolare per il nostro territorio, abbiamo avuto l’orgoglio di cofinanziare la nuova diga del porto di Genova che abbiamo la responsabilità di portare a compimento”.

L’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini ha parlato di “sforzo straordinario assieme all’Autorità portuale per costruire questa importante infrastruttura contro tutti i gufi che cercavano di non farcela fare”.

Critico il sindacato Cgil: “Esattamente un anno fa si svolgeva la posa della prima pietra. Oggi ci risiamo, anche se a essere posata non è una pietra, ma un cassone. Il primo di circa un centinaio. Nemmeno l’inchiesta che sta sconvolgendo la Liguria è riuscita a mettere un freno alla politica degli annunci”.

Il Pd ha parlato di “farsa che trascina nel ridicolo i liguri” e accusa il centrodestra di andare avanti nonostante “i dubbi manifestati dai tecnici dell’Autorità portuale sulla mancanza dei risultati dei Campi prova”.