Sono state le affascinanti sale dello Yacht Club Italiano ad ospitare la premiazione del Marina Militare Nastro Rosa Veloce 2022, la regata in doppio più lunga, e dura, del Mediterraneo organizzata da Difesa Servizi S.p.A. e SSi International con il supporto della Marina Militare.
Davanti a una folta platea, e ad importanti cariche istituzionali, come il Sindaco di Genova, Marco Bucci, al Capitano di Vascello Marco Grassi, vice direttore dell’Istituto Idrografico della Marina Militare presente in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina, e al presidente dello stesso Yacht Club Italiano, Gerolamo Bianchi, sono sfilati gli equipaggi protagonisti della manifestazione, conclusasi nel corso della giornata di martedì proprio davanti all’ingresso del porto del capoluogo ligure.
Presenti anche il Direttore Generale di Difesa Servizi S.p.A. Luca Andreoli e il CEO di SSi Events Riccardo Simoneschi, dalla cui sinergia sono nel tempo nati eventi come il Marina Militare Nastro Rosa Tour e la declinazione Veloce.
La vittoria è andata a Pietro D’Alì e Matteo Sericano su The Ocean Race-Genova Grand Finale che, per compiere la navigazione da Venezia a Genova hanno impiegato 9g 20h 23m 4s, aggiudicandosi tanto il successo overall, premiato con un prize money di 20.000 Euro, quanto il Jack delle Repubbliche Marinare, speciale classifica basata sui passaggi dai gate di Venezia, Amalfi, Pisa e Genova.
A completare il podio sono stati Team Mexedia (Cecilia Zorzi e Alina Bauzà), giunte in Liguria con il tempo di 10g 4h 27m 52s e capaci, nel caso di Cecilia Zorzi, di migliorare il risultato ottenuto nella passata stagione, e Team Marina Sant’Elena (Maggie Adamson e Finlayson Calanca), arrivati con un ritardo di circa tre ore e mezza (10g 7h 55m 12s) rispetto al citato Mexedia.
A Genova, presso le banchine dello Yacht Club Italiano, sono da mercoledì ormeggiati anche Algeco (Lisa Berher e Alex Laine) e World Cargo (Francesco Renella e Giacomo Nicchitta), rispettivamente quarto e sesto assoluto, raggiunti giovedì da Sanfer (Federico Waksman-Nicolas Ferrelech), ritiratosi all’altezza di Cecina dopo aver a lungo comandato la regata.
Sono invece ormeggiati a La Maddalena, presso le banchine della sede dell’ASD Nastro Rosa Tour, Tam IREN (Alejandro Cantero-Lous Fournier) e Marina Militare (Lino Ceraldi e Pierpaolo De Carolis), entrambi costretti al ritiro a causa di problemi tecnici determinati dalla durezza delle condizioni meteo.
Il progetto Valore Paese Italia – Fari
Marina Militare Nastro Rosa Veloce è un’occasione per promuovere la vocazione velica della Marina Militare e sostenere il progetto Valore Paese Italia e la valorizzazione dei Fari e degli edifici costieri.
Valore Paese Italia è un’iniziativa promossa per la prima volta nel 2015 dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa, tramite Difesa Servizi Spa, per proporre al mercato fari di proprietà dello Stato e beni della Difesa mediante lo strumento della concessione di valorizzazione secondo un modello di lighthouse accommodation, rispettoso del paesaggio e in linea con le identità territoriali e con la salvaguardia dell’ecosistema ambientale.
Per Luca Andreoli, direttore generale di Difesa Servizi SpA: “All’interno del Marina Militare Nastro Rosa Veloce, Difesa Servizi continua a dare evidenza al Progetto Valore Paese Italia, il percorso di valorizzazione della “rete” fari in uso alla Marina Militare, iniziato già nel 2015, secondo un modello rispettoso del paesaggio e dell’ambiente.
La Difesa, pur garantendo l’operatività della struttura di sicurezza della navigazione, il segnalamento del faro, intende concedere alla collettività la possibilità di poter fruire di spazi e luoghi dalla bellezza e panoramicità esclusive. I fari sono predisposti per accogliere attività turistiche, ricettive, insieme ad iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio.
Nel contempo la Società ha già poste in essere le attività propedeutiche per verificare, con le varie articolazioni del Ministero della Difesa, la disponibilità di ulteriori beni, al fine di sviluppare nuove “reti”.
Come quella di centri sportivi, molti dei quali sono allocati all’interno delle città, alcuni in prossimità dei centri storici, con l’idea di realizzare un contesto in cui, oltre allo sport, si possa coniugare la cultura e la cura dell’ambiente, o quella museale, per consentire in modo diffuso la fruizione di tutto il patrimonio storico culturale, che la Difesa custodisce”.
Lungo il tragitto da Venezia a Genova, molti sono i Fari a cui le imbarcazioni hanno reso “simbolicamente” omaggio. Si tratta di “gioielli del mare” che sono stati e/o saranno recuperati e sottratti al degrado, grazie a un progetto imprenditoriale innovativo e sostenibile, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia del territorio.