ALASSIO- Come lo scorso anno anche questa edizione del Trofeo Carpaneda è stata vinta da “Botta Dritta”, mentre la Luigia Academy Cup è stata conquistata dai giovani velisti della Societé Nautique de Geneve che si sono anche piazzati al secondo posto del Carpaneda con “Luigia.
La sfida della Luigia Academy Cup è un evento ideato da Luigi Guarnaccia, founder di Luigia, gruppo di ristoranti italiani affermato in Svizzera. Guarnaccia è l’ ideatore di questo appuntamento nato con il dichiarato intento di trasferire verso i giovani l’esperienza e le conoscenze tecniche di icone della vela come Mauro Pelaschier, Flavio Favini e Marco Mercuriali, coinvolti nella manifestazione come coach.
Guidato da Guillame Girod e forte di un totale di 143 anni (la regola della manifestazione prevedeva che i cinque dell’ equipaggio non superassero i 150 anni totali) i giovani dello yacht club svizzero hanno prevalso sull’equipaggio dello Yacht Club Monaco per due vittorie a zero, al termine di una finale caratterizzata da condizioni severe. Dopo una lunga bonaccia, tale da costringere ad annullare le regate di flotta valide per la seconda giornata del Trofeo Carpaneda, Alassio è stata raggiunta da un forte vento di Ponente, che nel corso dei voli decisivi ha sfiorato i 30 nodi di intensità.
Il Trofeo Luigi Carpaneda è intitolato alla memoria del primo sportivo in Italia a vincere due mondiali in due discipline diverse, fioretto e vela. La manifestazione è dedicata a lui scomparso improvvisamente undici anni fa privando lo sport, la vela e la Classe Smeralda 888 di un grande personaggio, un amico, una persona per bene.
“Quest’anno – spiega Luigi Guarnaccia, ideatore e fautore dell’evento – abbiamo voluto utilizzare le smeraldine per il fine per cui German Frers le aveva pensate, ovvero per i match race. Per questo abbiamo pensato di affiancare i giovani di due club velici prestigiosi ad un team di coach, grandi campioni come Mauro Pelaschier, Flavio Favini e Marco Mercuriali, che ha illustrato tutte le nuove regole dei match race. La cosa bella è che ognuno di loro regata su tipologie differenti di imbarcazioni. Qui si sono trovati per la prima volta tutti insieme su una barca a loro sconosciuta eppure hanno saputo compete con i migliori della flotta”. Grande soddisfazione anche per i parenti dello stesso compianto Carpaneda: “Sarebbe stato felice di vedere tutto questo – il commento commosso di Sasà Carpaneda, figlia di Luigi, che dai mezzi al servizio della regata non ha perso un istante delle 7 prove – il clima a terra, l’agonismo in acqua. Tutto questo è davvero fantastico, è un po’ come averlo ancora con noi”.
Gioia anche per l’amministrazione comunale che sempre sostiene le iniziative del Cnam: “Ancora una volta il Cnam Alassio, con il supporto dell’Assessorato allo Sport del Comune e della Marina di Alassio, ha dimostrato la propria capacità nel gestire eventi velici di primo piano – commenta Roberta Zucchinetti, Presidente del Consigliocomunale alassino e delegata allo Sport – Giovani atleti, grandi campioni, una barca che è quasi leggenda, tanto vento, sole e mare sono stati gli ingredienti di questo fine settimana che questa sera vede lasciare la banchina e il porto gli equipaggi: volti stanchi, un po’ cotti dalla salsedine e dal sole, e sorridenti: è l’effetto che fa regatare a chi ama questo sport””
A margine della premiazione i ringraziamenti a quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione a partire da Luigi Guarnaccia e da Carlo Canepa, presidente del CNAM, Rinaldo Agostini, presidente della Marina di Alassio, l’Assessorato allo Sport, Flavio Grassi e Marco Marchesi coordinatori fattivi dell’evento, ma anche Mauro Melandri con Zerogradinord, sito di riferimento della vela internazionale, Carlo Borlenghi, e il progetto Sailing For Environment promosso dell’artista Valeria Serra, specializzata nella realizzazione di quadri e opere d’arte con rifiuti in plastica raccolti sulle spiagge de La Maddalena. Scelta per rafforzare l’impegno della Luigia Academy Cup verso la protezione dell’ambiente, l’iniziativa servirà per sensibilizzare i visitatori circa la dispersione delle plastiche in ambiente marino.
Questa la classifica finale: 1) “Botta a Dritta” (Francesco Vauban), 13; 2) “Luigia” (Guillaume Girod), 13; 3) “Beda” (Timofey Sukhotin), 16; 4) “Black Star” (Niccolò Stimamiglio), 23; 5) “I Johns” (Luigi Guarnaccia), 27; 6) “Monaco Plaisir” (Blandine Medicin), 28; 7) “Gorilla Gang” (Andrea Startari), 38; 8) “YCM” (Body Van der Linden), 43; 9) “Kzimod’Eau” (Rinaldo Agostini), 48.
CLAUDIO ALMANZI