“Siamo tornati ad una situazione pre festività natalizie per quanto riguarda l’attività di screening territoriale, con 305 nuovi positivi su 4043 tamponi molecolari, pari a meno del 10%. La circolazione del coronavirus nella nostra regione rimane stabile”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.
“Sono tornati a calare ospedalizzati, segno che è ripresa a pieno regime l’operatività del nostro sistema ospedaliero. Per quanto riguarda le dimissioni, sono di nuovo coerenti con i giorni feriali.
Sono purtroppo ancora 15 le persone decedute: ci aspettavamo un aumento di questo dato dopo le festività, anche se meno violento rispetto ai giorni che hanno preceduto in Natale. Mi auguro che possa presto diminuire anche questo dato, il più doloroso.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, abbiamo concluso la prima tornata simbolica e domani arriveranno ulteriori 16mila dosi. Anzi, anche qualcosa in più grazie al fatto che Aifa ha accolto le nostre richieste autorizzando 6 dosi per ciascuna fiala.
Giovedì 31, al mattino, partiranno le vaccinazioni nel resto della Liguria.
Nonostante il maltempo che ha provocato forse 24 ore di ritardo, sostanzialmente la campagna vaccinale va a regime e da quel momento in poi dovrebbe continuare senza interruzioni”.
“Ormai da 3 settimane – ha aggiunto il responsabile prevenzione di Alisa, prof. Filippo Icardi – l’incidenza, ovvero il numero di nuovi casi, è costante.
C’è una situazione di stabilità nella circolazione del coronavirus, con l’R(t) prossimo all’1, un’incidenza e un numero di accessi negli ospedali sostanzialmente costanti nelle ultime settimane.
È quindi fondamentale continuare a rispettare le regole per evitare, con un aumento dei casi, che la situazione torni a essere drammatica”.
“I dati relativi ai passaggi nei pronto soccorsi – ha sottolineato il responsabile regionale dell’emergenza-urgenza, Angelo Gratarola – sono bassi, poco più di 1/3 rispetto al periodo pre Covid.
Al policlinico San Martino siamo sui 120-130 accessi giornalieri, con un dato stabile da qualche giorno e un numero di pazienti covid positivi abbastanza basso.
Anche le terapie intensive seguono questo andamento.
Va precisato che alcuni malati Covid positivi sono ricoverati in terapia intensiva per ragioni differenti, ovvero non hanno la patologia Covid correlata, ma altre patologie che rendono necessario il ricovero in terapia intensiva”.