Si è svolta ieri la protesta dei lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche e aziendali colpiti dall’emergenza covid.
I manifestanti sono arrivati davanti all’ingresso del Consiglio regionale per chiedere “certezze di reddito e ammortizzatori sociali”.
Il presidente dell’assemblea Alessandro Piana ha sospeso i lavori per un incontro tra la conferenza dei capigruppo e una delegazione di manifestanti.
La manifestazione è stata organizzata dalla Filcams Cgil ed anticipa quella nazionale odierna.
Sono oltre 80 mila i lavoratori coinvolti in tutta italia nella vertenza, di cui 39 mila delle mense scolastiche e 13 mila delle mense aziendali, a Genova almeno 1.500 persone.
La manifestazione è volta a sensibilizzare opinione pubblica ed Istituzioni sul fatto che “la categoria – secondo quanto spiega la CGIL – ha terminato la copertura dell’ammortizzatore sociale con causale emergenza covid e in molti sono rimasti senza reddito per 3 mesi per responsabilità delle numerose imprese che non hanno anticipato l’assegno ordinario e per il grave ritardo nella liquidazione dell’indennità da parte dell’Inps”. Il problema è che come ogni anno, i lavoratori “vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la fine dell’anno scolastico, rimanendo per questi mesi senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione preclusa dagli effetti della crisi in atto”.