È il 15 marzo, la giornata nazionale del fiocchetto lilla dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare.
Ogni anno, nella data della sua ricorrenza, vengono organizzati svariati eventi, come convegni, presentazioni di libri, banchetti informativi, spettacoli teatrali e tutto si colora di lilla. Anche fontane e monumenti.
Le Amministrazioni pubbliche, con enti territoriali e associazioni promuovono l’attenzione e l’informazione sul tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare, nell’ambito delle rispettive competenze.
Tutte le manifestazioni sono volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.). I più conosciuti sono l’Anoressia e la Bulimia ma purtroppo esistono altre gravi forme.
Si calcola che in Italia siano circa 3 milioni le persone che soffrono di DCA. A soffrirne sembrano maggiormente le donne.
Il disturbo alimentare è anche associato ad altre patologie di origine psichica. Non è solo il corpo, quindi, a soffrirne. Poche, sebbene siano più di 30 anni le attività svolte e non solo nella giornata dedicata, sono le donne che chiedono aiuto.
Tra i principali obiettivi della giornata c’è quello di difendere i diritti fondamentali di chi è colpito da un DCA, far conoscere le gravi conseguenze che i disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre e scoraggiare il distacco ed il disinteresse da parte di chi non è direttamente coinvolto.
In Sala della Trasparenza, oggi, attraverso una conferenza stampa, anche il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è intervenuto sul tema dicendo che si tratta di un disturbo che dal Sistema Sanitario Nazionale è stato per anni poco riconosciuto e affrontato.
“Una legge regionale del 2019 permette, grazie anche a fondi ministeriali da dedicare a queste persone. È un segno di civiltà e di impegno di chi si è battuto per ottenere forze” ha commentato il Presidente di Regione. Chiara Manganaro